Attacco… cinghiale

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Un tempo si incontravano per le strade cani e gatti, e se ti andava male i topi. Oggi in molte città.La cronaca continua a raccontarci di incontri ravvicinati tra uomini e cinghiali,  sempre più numerosi in tutto Paese

Sono avvenuti anche episodi di "attacchi", è preferibile definirli di "difesa" da parte dell'animale, che avvengono solo quando si sente minacciato.  I cinghiali in Italia sono tantissimi, anche se non si sa esattamente quanti perché “manca un dato preciso e un piano di gestione territoriale”. Ha affrontato il tema il 3 agosto l'Ispra (l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che fa capo al Ministero dell'Ambiente) e ha messo a punto le linee guida  per la gestione del sovrappopolamento del vorace ungulato. Gli animali selvatici si avvicinano alle città in cerca di cibo. La loro presenza in nelle aree urbane è  legata alla presenza di scarti alimentari e di rifiuti organici, che determinano un’abbondante disponibilità di cibo per questo animale selvatico".

Cinque sono le regole per evitare incidenti con cinghiali: rispettare i limiti di velocità: l'alta velocità è la prima causa di incidenti con animali selvatici, e non solo, dal momento che riduce notevolmente i tempi utili per agire e allunga lo spazio di frenata. Rallentare quando si vede un animale che ha attraversato la strada, anche se distante: sovente si muovono in gruppo e potrebbero seguirne altri, evitare di sterzare davanti all'animale: quasi sempre i danni maggiori, alle persone e al mezzo, sono la conseguenza dell'uscita di strada e/o dell'impatto con un altro veicolo; abbassare le luci abbaglianti: potrebbero bloccare l'animale sulla carreggiata; suonare il clacson per allontanarlo.

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