Catanzaro - I ragazzi dell’Istituto Penale Minorile di Catanzaro, diretto da Francesco Pellegrino, diventeranno volontari al fianco delle persone con demenza ospiti del Centro Diurno dell'Associazione Ra.Gi. “Un primo passo – raccontano in una nota - per cogliere l’opportunità di accedere successivamente a un percorso di formazione professionale che verrà finanziato dall’Amministrazione dello stesso Istituto, con l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo all'interno delle strutture della Ra.Gi. Onlus”. Per rendere possibile la realizzazione del progetto, è stato siglato un protocollo d’intesa tra l’associazione Ra.Gi. e l’IPM che ha lo scopo di avvicinare i giovani alla scoperta di valori umani, che sono alla base della filosofia di cura che viene utilizzata nelle strutture socio-assistenziali che accolgono persone con malattie neurodegenerative e che sono attive sul territorio grazie all'impegno della Onlus presieduta da Elena Sodano. L’accordo, che ha durata di un anno, prevede “il coinvolgimento quotidiano dei minori dell'Ipm come volontari al fianco dell’equipe terapeutica del Centro Diurno che ha sede all'interno del Polo Sanitario Umberto I, in Via Acri. Un’esperienza che permetterà ai volontari di intraprendere un percorso di conoscenza sulle metodologie applicate nella cura dei pazienti con demenza, nell’ottica di porre la persona al centro dell’attenzione per tutelarne il benessere e garantire di normalizzarne la dimensione esistenziale al di là della patologia che ne altera il vissuto”.
“In questa fase il nostro obiettivo è trasmettere ai ragazzi i valori dell’assistenza umana da dedicare alle persone più fragili. Apprenderanno le basi della Terapia Espressiva Corporea Integrata che rappresenta il nostro metodo di cura attraverso il quale riusciamo ad entrare in una relazione introspettiva con i nostri ospiti. Capiranno l’importanza della gentilezza, del contatto, del conforto, della dignità, del rispetto che compongono il sistema valoriale del metodo Teci” ha spiegato al momento della firma Elena Sodano, presidente dell’organizzazione che dal 2006 promuove attività e politiche che contribuiscono a ridare dignità ai malati di demenze, umanizzando e normalizzando la loro vita. La collaborazione tra Ra.Gi. e IPM non si ferma alla proposta dell’esperienza di volontariato: il fine ultimo è favorire il reinserimento sociale dei minori al termine delle misure detentive. Questo sarà possibile perché dopo il loro percorso di volontariato i ragazzi saranno coinvolti in attività di formazione professionale per poi essere collocati in un contesto lavorativo.
“Ci faremo carico delle spese per la formazione che consentirà ai ragazzi ritenuti più idonei di ottenere la qualifica professionale di OSS (operatore socio-sanitario). Avranno così le carte in regola per provare a essere collocati nelle strutture della Ra.Gi., sfruttando il vantaggio di conoscere già il contesto e il metodo di cura che viene applicato” ha spiegato Francesco Pellegrino, direttore dell’IPM. Le attività di volontariato prenderanno inizio tra un mese e la partecipazione sarà stabilita sulla base delle posizioni giuridiche e sulle valutazioni dei profili individuali dei ragazzi tenendo conto, come ha precisato Pellegrino, di chi potrebbe avere l’interesse a intraprendere un percorso di questo genere e quindi di creare le condizioni di stabilirsi in città anche in futuro.
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