Lamezia Terme – Dopo un primo vertice in prefettura a Catanzaro, accelerata sulla redazione di un cosiddetto “patto di comunità” che impegna istituzioni, sindacati e associazioni di categoria sui temi e sulle norme per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’iniziativa è nata dopo la morte del giovane operaio di Lamezia, Francesco Stella, prima morte bianca in Italia del 2025 a inizio gennaio dopo una fatale caduta nell’azienda in cui lavorava nell’area industriale di Lamezia. A dare un’ulteriore accelerata, la recente tragedia dell’operaio Roberto Falbo, deceduto cinque giorni fa cadendo da un’impalcatura sempre a Lamezia.
“Ai sindacati che dopo la seconda morte sul lavoro avvenuta pochi giorni fa a Lamezia Terme (la prima a gennaio scorso) – spiega oggi il prefetto Castrese De Rosa - mi hanno chiesto di accelerare sul tavolo permanente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro rispondo che ormai ci siamo. La bozza del Patto territoriale di comunità inviata alcune settimane fa a tutti i soggetti possibili firmatari tra cui Associazioni di Categoria e Organizzazioni Sindacali ha terminato il suo iter partecipativo e ora siamo pronti, dopo il nulla osta ministeriale, a sottoscriverlo, tra pochi giorni. Morire sul lavoro chiama alla responsabilità tutti. Bisogna assolutamente invertire questo trend negativo. Ci dobbiamo provare insieme con impegni precisi, chiari e concreti. Si tratta di un dovere morale prima che giuridico. Ce lo chiedono Francesco, Roberto e gli altri lavoratori calabresi vittime di incidenti mortali. La sicurezza prima di tutto. Non è uno slogan”.
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