Lamezia, risate ed equivoci per la commedia “Ti amo o qualcosa del genere” al Grandinetti

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Lamezia Terme – La brillante commedia “Ti amo o qualcosa del genere”, scritta, diretta e interpretata da Diego Ruiz, è andata in scena ieri sera al Teatro Grandinetti, all’interno della rassegna Vacantiandu 2024/2025, regalando al pubblico una serata di autentica gioia e spensieratezza. Siamo su una terrazza romana a fine giugno, calda e piena di aspettative; è qui che affetti, gelosie e bugie ben calibrate si trasformano in una danza irresistibile di equivoci, identità confuse e confini sentimentali sfumati. Il risultato? Uno spettacolo entusiasmante, costruito con intelligenza e ritmo, che ha letteralmente trascinato gli spettatori in un turbine di risate e colpi di scena.

Diego, interpretato da uno sfavillante Diego Ruiz, deciso a fare finalmente sul serio con Chicca, una deliziosa e svagata Milena Miconi, organizza una cena in terrazza per celebrare i loro sei mesi di fidanzamento. Ma prima dell’arrivo della fidanzata, si materializza Gaia, una strepitosa Tiziana Foschi, l’amica storica, la confidente, l’unica donna con cui Diego ha condiviso tutto… tranne un bacio. Una presenza talmente costante da diventare ingombrante, talmente affettuosa da rasentare la sabotatrice inconsapevole.

Quando finalmente arriva Chicca, la situazione si fa esplosiva: Gaia vuole testarla, metterla alla prova. E Chicca si presta con disinvolto garbo e una confusione anagrafica esilarante, trasformando Diego in “Duccio”, “Demetrio” e perfino “Dildo”, mentre Gaia diventa “Giuseppa”, “Genoveffa” e “Ginevra”. Per mantenere il fragile equilibrio della loro amicizia, Gaia racconta al suo compagno Walter, un meraviglioso Samuel Peron, che Diego è omosessuale. Diego, per non essere da meno, fa lo stesso con Chicca. Così, niente gelosie e niente preoccupazioni: solo il rassicurante rito del giovedì e la loro amicizia, protette da una bugia reciproca. Ma ecco l’imprevisto. L’arrivo di Walter, in carne, ossa e maschilismo, manda all’aria ogni equilibrio. 

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“Ti amo o qualcosa del genere” è un valzer comico costruito con precisione millimetrica, una macchina scenica perfetta, in cui ogni personaggio ha il suo spazio per brillare, sono tutti protagonisti. Diego Ruiz, con l’abilità di un sarto, sembra aver cucito ogni ruolo addosso agli interpreti con un taglio impeccabile. Le battute aderiscono agli attori, seguendo le inflessioni, i tempi comici, i silenzi, i tic emotivi di ciascuno.

Milena Miconi indossa la leggerezza con classe e naturalezza, riuscendo a far sembrare spontanei anche i più improbabili malintesi. Samuel Peron sorprende con una comicità fisica potente e un’energia fisica che regala ritmo. E Tiziana Foschi, tagliente, viva, iconica sferza la scena senza mai perdere di grazia. Alla fine, più che una risposta, arriva un colpo di scena: l’amicizia, come l’amore, non ha risposte. Ruiz non cerca di chiarirci le idee, ma di confonderci con stile. E ci riesce benissimo. Lo spettacolo è inserito nel Progetto “Vacantiandu 2024” finanziato nell’ambito degli Eventi di promozione culturale 2024 Pac 2014/2020 Azione 6.8.3 della Regione Calabria con la direzione artistica di Nico Morelli ed Ercole Palmieri.

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