Lamezia, completati i lavori del nuovo Palasport in attesa del bando per la gestione

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Lamezia Terme - Nei giorni scorsi la ditta Ferraro ha completato quanto di sua competenza consegnando i lavori del nuovo palazzetto dello sport di via Pietro Mennea, zona via del Progresso. Un impianto, come è noto, futuristico che entro la fine dell’anno il Comune dovrebbe affidarne la gestione. La struttura potrà ospitare fino 3500 spettatori e ha avuto un costo di 9.405.272,82 euro. Un’attesa lunga, iniziato nel 2014 con l’avvio del cantiere e con fondi Pisu e con ulteriore copertura finanziaria nel corso degli anni successivi. Un aspetto importante, gestione della struttura a parte, sarà quello della viabilità per accedere al palazzetto. Da questo punto di vista, come stabilito nella convenzione con la Icom dell’imprenditore catanzarese, Floriano Noto che dovrà realizzare il “borgo antico”, nel progetto è prevista la realizzazione di una strada di accesso che consentirà in tal modo di raggiungere la nuova struttura sportiva.

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Per quanto attiene la gestione, in un primo momento, potrebbe essere una società partecipata ad avviare la struttura. Sul sito della ditta Ferraro si legge che “la particolare copertura in membrana traslucida in Etfe conferisce all’edificio aspetti diversi in risposta alle variazioni di luce diurna, notturna e durante gli eventi serali. L’involucro di tipo leggero permette di ridurre entità e dimensioni dell’orditura metallica di supporto, migliorando la risposta della struttura in caso di eventi sismici. Il profilo asimmetrico, sinuoso, fluido è un esplicito omaggio dell’architetto Grassi al territorio: richiama la suggestiva forma di una pietra del litorale lametino, levigata dal mare e dai venti. Una grande struttura in armonioso dialogo con il paesaggio naturale. Il palazzetto si estende su una superficie di 6.300 mq all’interno di un’area verde di 5 ettari. È in grado di ospitare fino a 3.500 posti a sedere su tribuna fissa. Un’opera che “respira” con il vento e muta seguendo il ritmo del sole: la maglia reticolare, in acciaio e cuscini pressurizzati in Etfe, garantisce il corretto ricambio di aria sfruttando la naturale ventilazione del luogo”.

Insomma, un impianto per certo versi “molto costoso” da gestire ma che si auspica possa presto essere al servizio della collettività nell’interesse delle tante società sportive e della crescita sociale.

A.C.

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