Lamezia Terme - La scuola lametina dice no alla violenza di genere. Lo fa in rete con il territorio, contrastando sul nascere, a partire dall’uso quotidiano delle parole, ogni forma di prevaricazione e abuso. É questo lo spirito che ha animato l’iniziativa “No è no”, promossa dal Polo Tecnologico Rambaldi di Lamezia Terme in sinergia con l’associazione “Non una di meno” e il centro antiviolenza Demetra, nel contesto delle iniziative per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Hanno aderito all’iniziativa gli istituti comprensivi Ardito – Don Bosco, Gatti e Perri- Pitagora; i licei classico – artistico “Francesco Fiorentino” e scientifico “Galilei”, l’Ite De Fazio. Un evento che, per ribadire l’urgenza di una mobilitazione collettiva contro la violenza sulle donne, per volontà della dirigente Anna Primavera, ha voluto mettere in rete tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado della città, segno di un messaggio contro la violenza che deve trasmettersi da una generazione all’altra e tradursi in riflessione, impegno, comportamenti quotidiani.
La Carovana degli studenti lametini
Partita alle 9:30 dalla scuola media “Ardito”, la carovana contro la violenza sulle donne, dopo aver attraversato il centro cittadino accompagnata da performance musicali, ha raggiunto il Polo Rambaldi dove gli studenti del Polo hanno dato vita a un flash mob che ha rappresentato visivamente la forma e il gesto dell’abbraccio, a simboleggiare l’unione di tutte le scuole lametine e a richiamare l’amore che contrasta ogni violenza sul nascere. Ad organizzare il flash mob, gli studenti rappresentanti d’istituto Luigi Aiello, Angelo Cristiano, Kevin Vaccaro e il rappresentante della consulta Rosario Torchia, coordinati dalla professoressa Giovanna Gallo, con il coinvolgimento degli studenti dell’indirizzo di grafica Aurelia Ciambrone e Cesare Torcasio che hanno realizzato i materiali e i gadget, tra cui un adesivo con il tema della giornata che ogni studente ha posto sul lato cuore. Nel cortile del Rambaldi, tutte le scuole hanno avuto modo di presentare le attività realizzate per l’iniziativa. Tra queste, Angelica Artemisia Pedatella, regista docente e performer, interpretando la poesia di Cristina Torres Cáceres, ha sottolineato la necessità di non generalizzare le storie di violenza e prendere in considerazione la dimensione umana del fenomeno, ossia la sua dimensione quotidiana. Nella seconda parte della mattinata, nell’aula Scarselletti, gli studenti hanno assistito agli interventi dei rappresentanti di “Non una di meno” e del centro “Demetra” e alla proiezione di uno spezzone del docu-film “Nel cerchio degli uomini”. Quindi si sono spostati nel parco della scuola dove, divisi in gruppi, ogni gruppo è stato invitato a sintetizzare con una parola chiave le riflessioni scaturite dalla visione del documentario.
“Abbiamo scritto insieme una bella pagina per la scuola lametina e per tutta la città – ha dichiarato la dirigente Anna Primavera – con l’adesione di quasi tutte le scuole cittadine. Ringrazio i colleghi dirigenti delle altre scuole, i docenti, gli studenti, i rappresentanti di “Non una di meno” e del centro “Demetra” per aver costruito insieme una giornata che non ha voluto solo commemorare, ma soprattutto aprire spazi di riflessione e coinvolgimento da parte dei nostri ragazzi: lasciando a loro la possibilità di esprimersi anche attraverso l’arte, di condividere riflessioni in forma laboratoriale, di esprimere il loro punto di vista. Con il coinvolgimento dei ragazzi delle secondarie di primo grado abbiamo voluto lanciare un messaggio intergenerazionale, consapevoli che la promozione di una cultura del rispetto dell’altro parte dai primi anni di scuola ed è il filo rosso di tutto il percorso formativo. Come Polo abbiamo voluto ancora una volta fare rete con le scuole e il territorio, sulle battaglie giuste per i diritti e le libertà che non vanno mai dati per scontati”.
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