Rovito – Centinaia di persone provenienti dai paesi che si aprono verso la Sila hanno manifestato con una fiaccolata la loro intenzione di difendere il territorio dalla politica criminale che ha deciso di autorizzare la realizzazione di una discarica, in violazione della legge, nel polmone verde del meridione d’Italia. E per farlo si sono ritrovati a Rovito e hanno sfilato per le vie di questo piccolo borgo di montagna. La “fiaccolata per l’ambiente” è stata organizzata dal Comitato ambientale presilano per ribadire il no alla discarica di Celico. Gli organizzatori hanno spiegato che i momenti salienti della manifestazione, “pacifica e festante lungo tutto il percorso”, sono stati due: “l’inchino verso le istituzioni e aziende che in tutti questi anni hanno fatto molto per violentare questo angolo di Sila”; e la “primary zone, uno spazio creato appositamente all'interno della fiaccolata e riservato agli eventuali partecipanti politici delle primarie, rimasto evidentemente vuoto”.
La fiaccolata è terminata nella piazza principale di Rovito, dove si sono susseguiti alcuni interventi di cittadini che hanno illustrato le prossime tappe della lotta contro lo sversamento illegale di rifiuti nella valle compresa tra il Pinto e il Cannavino. È stata ribadita la necessità per l'intera Calabria di sviluppare un sistema di smaltimento dei rifiuti alternativo a quello attuale, obsoleto ed evidentemente giunto al collasso. Al saluto del comitato contro la discarica di Bisignano è seguita la proiezione di un video realizzato dal Comitato Ambientale Presilano che, ripercorrendo le tappe seguite, ha narrato le responsabilità politiche gravi di chi, ad ogni costo, ha voluto la realizzazione di una discarica in un luogo, già Patrimonio Naturale dell’UNESCO, per giunta ritenuto dal Corpo Forestale dello Stato soggetto a vincolo e quindi non idoneo.
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