Lamezia Terme – “Il centro trasfusionale dell’Ospedale di Lamezia Terme ha una storia che avrebbe meritato maggiore attenzione da parte di chi dirige l’azienda sanitaria. Da tempo, infatti, si è guadagnato un ruolo centrale in Calabria per merito degli operatori sanitari e dei volontari del luogo che si sono distinti per generosità e capacità organizzative. Lo afferma la senatrice del pd Doris Lo Moro.
“Davanti ai chiarimenti offerti dal Dipartimento regionale della Salute - prosegue - non si può che prendere atto dei ritardi in cui è incorsa l’azienda nell’esecuzione delle procedure di convalida del congelamento del plasma che dovevano essere concluse entro il termine perentorio del 31 luglio 2014, fissato dal Centro Nazionale Sangue e dall’AIFA.
Il Direttore Mancuso farebbe bene a chiarire le ragioni del ritardo ed ad assumersi le responsabilità che gli competono per il ruolo che si è trovato a svolgere in uno dei momenti peggiori per la sanità lametina e calabrese. E se non si è trattato di un colpevole ritardo, farebbe bene a chiarire cosa ha impedito a lui e ai suoi collaboratori di provvedere tempestivamente ad un’operazione richiesta con largo anticipo, che, peraltro, non presenta particolari difficoltà.
C’è molto allarme per il futuro della sanità lametina, un allarme che crea insicurezza e tensione che episodi come quello della chiusura del Centro trasfusionale, che non ha alcuna plausibile giustificazione, rischiano di amplificare. Sono questi i momenti in cui chi ha responsabilità deve garantire risposte e non attardarsi in improbabili difese”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
