Grandinetti: “E’ il direttore Mancuso che ha le idee confuse”

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Lamezia Terme – Dopo la diffusione della nota stampa del direttore generale dell’Asp Gerardo Mancuso, in cui ieri criticava il modus operandi del presidente del consiglio comunale Francesco Grandinetti, oggi è arrivata la sua risposta che pubblichiamo.

“Il direttore generale Mancuso ha detto la verità, - scrive il Presidente - infatti gli ho telefonato per chiedergli scusa, per aver usato il termine "convocato" invece del termine "invitato", facendo ammenda di questo grave "sgarbo istituzionale". Per quanto riguarda poi il rispetto delle norme che lui evidenzia, non so proprio a cosa si riferisca. Se nessuno glielo ha detto, anche ufficialmente in Consiglio Comunale ho fatto ammenda. Se si sbaglia, bisogna avere l'umiltà di dirlo. Ma ora, in questa nuova circostanza, non ho sbagliato io, lui si”.

“Dico, - aggiunge - rispetto al suo comunicato, che la scelta se dare voce o meno ad associazioni  e comitati spetta al Consiglio Comunale il quale è ben consapevole di quello che fa. A differenza di quello che ha dichiarato su Grandinetti “che vuol fare confusione tra organi eletti ed associazioni che tra l'altro egli non rappresenta", rispondo che è proprio il contrario. É ora di abbandonare la convinzione della vecchia politica – continua - che gli eletti lo sono per indicazione divina, ma ci si deve rendere conto che si è eletti proprio dai cittadini comuni che per questo hanno il diritto ad essere rappresentati ed a parlare anche in luoghi istituzionali se lo chiedono. Per quanto riguarda il valore delle associazioni e dei movimenti ricordo che sono proprio loro il tessuto portante su cui si basano le più grandi battaglie civili”.

“É chiaro che chi viene nominato (e non eletto!) dai potentati politici di turno non può capire il valore della lotta della base. Ricordo al dottor Mancuso che io stesso faccio parte del movimento Lametiaenonsolo e Difendiamo il lametino che nel 2007 alzò l'attenzione su quella notte scellerata del 2007 da dove é iniziata la spoliazione della sanità lametina con la chiusura dell'ASL di Lamezia sotto il silenzio e le false promesse dei big della politica”.

“Io ed i consiglieri comunali che rappresento non ci tireremo mai indietro rispetto alle richieste delle associazioni, movimenti e cittadini comuni che sposeranno cause civili e di grande importanza. Anzi – aggiunge - il Consiglio Comunale, con il parere positivo dei capogruppo, sarà il megafono della salvaguardia dei diritti legittimi dei concittadini. Non starei mai a scaldare la poltrona per il gusto di essere Presidente. Essere Presidente del Consiglio comunale serve per difendere ancora di più con tutti i consiglieri comunali, i veri eletti del popolo, la nostra Lamezia ed i lametini. Lo abbiamo fatto già nei giorni scorsi con i lavoratori dell'Infocontact, - prosegue - lo faremo per tutti quelli che soffrono, senza sudditanza politica di qualsiasi tipo”.

“Veda caro dottor Mancuso io ho sempre rimarcato che la colpa non è sua se la Sanità di Lamezia è destinata ad essere sempre più soggetta a spoliazione di reparti, medici, presidi ecc., la colpa è di quei politici che le hanno indicato cosa fare. Quei politici devono dare conto a Lamezia, non lei. Non li difenda con il metodo del non confronto. Abbia il coraggio di denunciare anche lei quanto sta emergendo. Che dire del dietrofront della Regione sul centro trasfusionale diramato con una nota in una sera di sabato di agosto? Perché è stato fatto così tempestivamente? Vuole saperlo? Perché le Istituzioni ed i movimenti si sono mossi con tempestività ed unità per difendere Lamezia. Pertanto ci ripensi – conclude - e si "abbassi" a parlare e dare risposte oltre che alle Istituzioni anche alle "persone comuni" che legittimamente saranno presenti nel consiglio aperto del 7 agosto. L'aspettiamo”.

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