Pasqualino Marajà

Scritto da  Pubblicato in Tonino Iacopetta

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tonino_iacopetta.jpgE’ giusto che concluda. Io, avevo cominciato con “Ultimo tango a Lamezia”, a citare spettacoli o canzoni e, visto che quasi tutto il centrodestra, condotto da Pasqualino Ruberto ha proseguito, mischiando spettacolo e politica nell’intento di colpire il sindaco Speranza e la sua libido dimissionaria. L’intento specifico di Ruberto, meglio noto come Pasqualino (benchè ne esista un duplicato che fa Scaramuzzino) e di tutta l’équipe che lo ha assistito al teatro Umberto, era di dimostrare che il centrosinistra è finito in dissesto. Come nella canzone di Renato Carosone, Pasqualino marajà, Pasqualino, a cavallo di un elefante si trascina dietro tutta la truppa. Cosa del tutto legittima, prepararsi cioè alla presa della poltrona di sindaco di Lamezia. Ma siccome io ne ho per tutti e non solo e non sempre con Speranza, mi potrò sbagliare, ma se la memoria non mi inganna, allorché fu sindaco l’altro Pasqualino e il Marajà non riuscì nell’intento di farlo lui il sindaco, e comunque fece parte della giunta, e sempre a proposito di finanza azzardata, mi pare di ricordare, appunto, che allora sentii parlare per la prima volta di swap, i famigerati derivati che hanno sconquassato tanti amministratori locali. Sicuramente nell’era Speranza, a Lamezia, si è speso tanto, a volte in modo incongruo ed eccessivo, specie in occasioni, tipo Papa o presidente Napolitano, che servivano a promuovere Lamezia ma insieme a costruire una buona immagine del Sindaco. Sul quale bisogna dire tutta la verità e allora ognuno di noi, e in prima fila quelli di centrodestra, devono mettersi una mano sulla coscienza. Infatti, Speranza, che lasciava intravvedere molte cose buone, è stato votato, voto disgiunto, anche da chi non era della sua parte politica.

Purtroppo, l’esperimento che sembrava promettere tanto di miracoloso è finito in modo inglorioso. Ora si pensa al cambiamento e perciò sono cominciate le gare nell’area. Attenzione però che al teatro Umberto mancavano alcune comparse che forse saranno i protagonisti della prossima campagna elettorale. Non penso tanto ai “grillini” che però anche a Lamezia stanno diventando sempre più numerosi, ma penso a quelli che saranno i veri, verissimi protagonisti e cioè tutti coloro, e sono migliaia e migliaia, che sono stanchi anche a Lamezia, di una classe politica che ha devastato la città forse per i secoli a venire. E’ gente che vuole vedere un cambiamento, gente esasperata, che se pure in passato ha votato a comando, ora se ne è pentita (certo che l’Umberto era gremito, lo credo bene, ma la vera maggioranza era fuori) ed è questa di cui sto parlando e che vorrei l’onore, nel mio piccolo, di farla conoscere. un messaggio mando a tutto il centrodestra, presente all’Umberto: se vuole vincere, io non ho niente contro di loro, cambino volti dei politici, puntino su nomi nuovi e non mummificati, peschino qualche giovane, fornito di spirito altruistico per potere sedere nella poltrona di sindaco. Ci sarà d’ammazzarsi di lavoro per tentare di fare rinascere una città sfiduciata, delusa e depressa. State sicuri che se ogni aspirante sindaco a Lamezia, fosse cosciente di ciò che lo aspetta, perderebbe ogni slancio agonistico. Il tempo delle vacche grasse, Speranza o non Speranza, è ormai finito!

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