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In un modo anomalo per la Calabria, perché in altre parti d’Italia è un fatto scontato, precisamente a Lamezia Terme, a fare cultura con la partecipazione dei cittadini, sono le tre librerie ubicate tutte in corso G. Nicotera, a cominciare dalla libreria Tavella a finire, ma senza fare graduatoria, a Bruno De Nardo della Mondadori e a Savina Ruberto. Forse, Tavella è agevolato anche dalle capacità del locale che è ampio e che è opportunamente attrezzato per accogliere un consistente numero di persone interessate. Il fatto è che magari Tavella spazia su diverse tematiche, tanto è vero che il top lo ha raggiunto con la serata dedicata al procuratore Nicola Gratteri. Savina ha invece avuto il merito, qualora si dovesse tralasciare il fatto che Criaco quando lei l’ha proposto alla grande in libreria ma anche presso altre agenzie educative, era già abbastanza lanciato, di avere insistito con Dara, un giovanissimo autore calabrese che ha raggiunto fama nazionale sino ad essere selezionato da diverse Premi letterari prestigiosi. Ma anche Bruno De Nardo si dà da fare magari con più outsider rispetto a Savina e a Gioacchino Tavella. Sorprende il fatto che la gente partecipa attivamente alla manifestazioni promosse dalle tre librerie che così vanno oltre l’obbiettivo promozionale e svolgono un ruolo incisivo e formativo. E va bene, ancora una volta i privati dimostrano di avere più coraggio e intraprendenza delle stesse Istituzioni che fanno cultura, quando veramente cultura e non assistenzialismo, in modo eccessivamente timido.