Sì, la Calabria decollerà ma non per un miracolo ma per la forza stessa delle cose: il Pil crescerà in proporzione maggiore al resto d’Italia e già si sta vedendo con la crescita del numero di piccole e medie aziende in tutte le province calabresi. Del resto, basta vedere il miracolo albanese, dove il petrolio non incide per niente perchè l’Albania produce energia rinnovabile in quantità eccedente, stessa cosa che potrebbe benissimo fare la Calabria, pur salvaguardando il paesaggio, perchè il turismo è una ricchezza innata, nonostante le bestialità di noi calabresi. Certo, però non bisogna disperdere le migliori forze giovanili, non distribuendo soldi a uno solo perchè è giovane e purtroppo disoccupato, ma solo a quei giovani che lo meritano per i risultati ottenuti, impegnandosi oltre misura nello studio.

In attesa di occupazione, a questi giovani bisogna metterli in condizione di vivere  di potere, con altri talentoso, cercare di far partire qualche iniziativa virtuosa, ricchezza per loro e per tutta la Calabria: basta che i governanti calabresi si decidano a restituire ai giovani le migliaia di miliardi di cui li hanno provati in anni e anni in cui e risorse europee venivano o sperperare o truffate o impiegate per l’acquisizione del consenso, vale a dire affinchè il consigliere regionale continuasse a percepire il lauto stipendio con ammessi e connessi, di cui ogni tanto anche la magistratura si avvede, pur nel dubbio, se e in che misura, essa abbia titolo a intromettersi in questioni amministrative che non sempre richiamano il panale: vedi ad esempio i consiglieri stessi che decidono quanti miliardi debbono avere in conto spese per motivi cosiddetti politici, ai capigruppo e via dicendo. Vorrei ricordare a Mario Oliverio o a questo o a quello consigliere o facente parte del governo calabrese che anche loro hanno figli e nipoti.