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Terminate le feste di San Pietro e Paolo con bancarelle e dolci dove molte signore si sono azzuffate per acquistare l’ultima “Ferrè”, tutto rientra nella normalità. Se tale si può definire. Il caldo è arrivato e i lidi sono sulle prime pagine. E non sono buone notizie. Il mare è sporco. La gente continua a pagare le tasse sulla casa e non può neanche vivere le vacanze. Ma non si poteva risparmiare per l’aliquota? Le persone bisognose che provengono dagli altri paesi vendono il rame che trovano negli infissi delle case o rovistano nell’immondizia per sfamare i figli. Siamo diventati ciechi e sordi alla situazione che ci circonda o non ce la facciamo ad aiutare il prossimo? Siamo spaccati in due come le torte. Una parte continua il suo tenore di vita e l’altra ce la fa a stento. Basterebbe evitare di bere ogni mattina il caffè al bar, costo un euro o regalare la pasta ai bisognosi: due pacchi, costo un euro. A volte sembra di vivere nella città degli alessitimici, persone che hanno un insieme di deficit della competenza emotiva ed emozionale, con l'incapacità di mentalizzare, percepire, riconoscere e descrivere verbalmente i propri stati emotivi e quelli degli altri. In poche parole quando non si hanno parole per le emozioni.
Poche le emozioni anche al Festival perla di questa Amministrazione. Come mai? Forse perché le donne non appartengono, la maggior parte, a questi mondi che sono descritti nei libri e che sentono parlare di situazioni da film dove lei “non deve, non può uscire di casa, deve sposarmi” per forza. Troppi film visti in televisione. Per fortuna che questi non seguono le puntate del lunedì sera di Criminal Minds altrimenti ci raffigurerebbero come i protagonisti cattivi. In questo momento storico le donne della regione, miei cari, sono molto simili alle protagoniste di Sex and the city e di Desperate Housewives… voltate pagina e aggiornatevi… non abbiamo baffi e coppole! Concludo con una nota che riguarda l’ordinanza che vieta le esibizioni musicali nei locali del centro dopo la mezzanotte. Avviene in tutte le città ma, non certo in modo tranciante. Ora la città è viva: non la fatela rimorire.