Vigor Lamezia, promozione che nasce da lontano: secondo campionato vinto in 3 anni

vigorvitoria_0b001_6829a.jpg

Lamezia Terme – Dopo quasi un decennio, la Vigor Lamezia ritorna in serie D e lo fa con ben due giornate di anticipo.  Sembra essere finalmente cambiata la musica in casa biancoverde, trattandosi della seconda vittoria di campionato nel breve volgere di tre stagioni. Frantumato quella sorta di incantesimo che aveva visto la compagine lametina mai chiudere in prima posizione per oltre tre decenni consecutivi, ovvero dal torneo 1987-88 a quello 2021-22.  A vincere, un paio di anni fa, il girone B di Promozione calabrese era stata la squadra presieduta da Saverio Torcasio e con Giuseppe Saladino allenatore. Stavolta, senza dimenticare l’ottimo girone di ritorno della scorsa stagione che avrebbe meritato miglior risultato finale rispetto all’atroce beffa invece subita a Bisceglie, ha trionfato la Vigor targata Salvatore Rettura e con Rosario Salerno in panchina, dopo essere subentrato al pur bravo Fanello proprio all’indomani del match di andata con il PraiaTortora.  Il conforto della matematica è arrivato già alla terzultima giornata, così com’era successo, sempre in trasferta, nel torneo di Interregionale 1986-87. Allora (era il 5 aprile, quasi come ieri) si giocava in Campania, a Pomigliano, stavolta qualche centinaio di kilometri prima, al confine settentrionale della Calabria. Per la felicità dei circa ottocento tifosi, ovvero quanti ne poteva al massimo contenere il settore del “Mario Tedesco” di Praia a Mare riservato ai sostenitori lametini. 

Una Vigor che ha saputo far valere sul campo i galloni di squadra sulla carta più forte del campionato. Specie dopo gli ulteriori sforzi fatti dalla società nel mercato invernale pur di non lasciare nulla d’intentato e garantire al tecnico una rosa di oltre trenta elementi, capace, quindi, di sopperire ad eventuali plurime assenze per squalifiche e, soprattutto, infortuni. Memore anche di alcune gare del girone di andata, ci vengono in mente quelle di Gioia Tauro e Cittanova in particolare, nelle quali si è scesi in campo con gli uomini letteralmente contati, rispettivamente in difesa ed in avanti. Da tali 180’ sono tuttavia maturati quattro pesantissimi punti. Gli arrivi dicembrini dei vari Morelli, Cosenza e Fioretti hanno fatto compiere il definitivo salto di qualità alla squadra, avendo altresì consentito di poter aspettare, senza contraccolpi, il lento recupero dall’infortunio di Padin o di far fronte alle problematiche fisiche che hanno a dir poco tediato l’altra punta di diamante Catania e l’esterno Bernardi.  

Una Vigor magari non spettacolare e spumeggiante nel gioco, ma tremendamente solida, granitica e concreta. Menzioniamo, poi, due partite del girone di ritorno che hanno rappresentato, a nostro avviso, la svolta definitiva. A livello psicologico il successo acciuffato in pieno recupero contro il Rende a San Fili. Dopo che nelle due gare precedenti si era perso ad Isola e non si era andati oltre il nulla di fatto casalingo con la Palmese, non riuscire a vincere nemmeno contro l’allora ultima della classe, avrebbe aumentato a dismisura i mugugni nell’ambiente. La zampata all’ultimo respiro di Padin permise invece di spezzare la mini serie negativa e di staccare per la prima volta in maniera sensibile (+6) la più immediata inseguitrice Rossanese, la quale, peraltro, allora doveva ancora recuperare (poi lo perderà) il match con il Brancaleone. A livello caratteriale, l’altro match della svolta è stato quello di Soriano, arrivato nel frangente topico della stagione. La domenica prima non si era andati oltre uno scialbo, ma alla fine comunque pesante, 0-0 a Brancaleone, e la falsa partenza, con i vibonesi portatisi sul 2-0 nei primi 25’, poteva ammazzare un toro, come si usa dire in tali casi. Invece la reazione è stata veemente, da grande squadra. Non a caso ieri, a fine gara, mister Salerno ha indicato proprio la trasferta nelle Serre come  la gara che gli ha dato la convinzione che il più fosse ormai fatto.

Contro la squadra di Aita, protagonista di un ottimo secondo tempo, nel quale ha messo alle strette De Nisi e compagni, è maturato il nono risultato utile consecutivo. Eguagliato, e quindi superabile alla ripresa contro il Cittanova, il precedente record stagionale d’imbattibilità, protrattosi tra la decima e la diciottesima giornata. L’attacco biancoverde rimane, ma ora da solo, il terzo più prolifico, sempre dopo quelli di Rossanese e ReggioRavagnese. Continua a non esserci partita, di contro, alla voce difesa meno perforata. Appena dodici, in ventotto giornate, i gol al passivo per i lametini. Ancora una volta si è dunque confermata la legge non scritta del calcio secondo la quale a tagliare per prima il traguardo finale è sempre, salvo rarissime eccezioni, la squadra con la difesa meno perforata. Contro i tirrenici cosentini, quarto match di fila chiuso senza subire gol da Serafino Iannì. Eguagliato, anche in questo caso, quanto già fatto  tra la quinta e l’ottava e tra la dodicesima e la quindicesima giornata.

Biancoverdi che tengono salda la vetta anche nella speciale classifica del solo girone di ritorno che, per quanto concerne le primissime posizioni, è ora la seguente: Vigor 30, Soriano e Palmese 26, Isola Capo Rizzuto 24, Rossanese e Paolana 23. Diventa maggiormente positivo (+4) il saldo tra quanto racimolato dalla squadra, allora allenata da Danilo Fanello, nei primi 1170’ di stagione, ovvero 26 punti, e quanto raccolto in queste prime tredici giornate di ritorno.

Lievita (da +1 a +4) pure il saldo tra la resa (62 punti) ottenuta in queste ventotto giornate e quanto messo in cascina (58 punti) nei primi 2520’ del campionato di Eccellenza 2023-24.

Primo centro stagionale per Fabio De Nisi, salgono così a quattordici i componenti la rosa andati complessivamente a segno in questo torneo.

 Ferdinando Gaetano

© RIPRODUZIONE RISERVATA