Calabria: Nella storia grazie ai coloni ellenici?

Scritto da  Pubblicato in Francesco Vescio

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Lungo la costa del Mar Ionio nell’VIII e VII secolo a.C., nella nostra regione furono fondate delle colonie da Elleni di stirpe diversa: Ioni, Achei, Messeni ed altri. Per gli storici questo fu il periodo in cui la regione, che non era denominata ancora né Brettia (nome dell’epoca romana) né Calabria (denominazione di epoca medievale durante l’ultima fase della dominazione bizantina) passò dalla preistoria e dalla protostoria alla storia vera e propria. Molti documenti scritti: storici, letterari, epigrafici riguardanti le numerose colonie della Magna Grecia ci sono pervenuti in greco o meglio nei diversi dialetti dell’antica Grecia. E’ opportuno ricordare che in quel tempo gli Elleni distinguevano le loro colonie della nostra Penisola come quelle della Sicilia e della Magna Grecia, da loro dette: Sikelìa e Megale Hellàs, i termini sono traslitterati dal greco antico ed i rispettivi abitanti di origine ellenica: Siceliòti ed Italiòti, al fine di distinguerli dagli indigeni o da altri coloni come, ad esempio, i Fenici presenti nella Sicilia Occidentale. C’è, inoltre, da puntualizzare che nello stesso periodo furono fondate numerose colonie elleniche lungo le coste del Mare Egeo e del Ponto Eusino (l’attuale Mar Nero) verso oriente, nell’Italia Meridionale, ma, pure nell’odierna Francia Meridionale ed in Corsica, si possono ricordare, rispettivamente Massilia attuale Marsiglia, ed Alalia verso occidente e le colonie dell’attuale Cirenaica: Cirene, Barce ed ancora Nàucrati sulla destra del Delta del Nilo in Egitto in direzione sud in Africa.

Si trattò, come appare evidente, di un vasto movimento di espansione coloniale, che permise agli Elleni di esercitare un’ampia attività d’insediamenti coloniali, ma anche di commerciare con paesi molto lontani dalla madrepatria. Si deve, però, ricordare che in quel periodo incontrarono delle forti resistenze negli Etruschi, che erano insediati nell’Italia Centrale e nei Fenici stanziati lungo le coste dell’attuale Libano ed i Cartaginesi (di origine fenicia) che occupavano la fascia costiera dell’Africa del nord dal Golfo della Sirte (Libia) alla Tunisia odierna ed avevano fiorenti colonie anche in Sardegna, oltre che nella Sicilia occidentale, come è stato già riportato sopra. Gli studiosi hanno indagato i vari motivi che spinsero numerosi Elleni a lasciare la loro madrepatria per fondare colonie in terre tanto lontane. Ogni colonia fu fondata per una ragione particolare che va studiata singolarmente però le motivazioni più frequenti furono le seguenti: a) carestie e poca terra disponibile per l’agricoltura e l’allevamento rispetto al peso demografico, a questo proposito qualcuno ricordò la grande fecondità delle donne dell’Eubea; b) conflitti all’interno delle singole comunità cittadine polis; c) guerre tra vari stati all’interno della Grecia, eventi molto frequenti; d) desiderio di tanti di migliorare le proprie condizioni di vita commerciando o trovando nuove terre ove vivere. In tale contesto storico, furono fondate le prime colonie elleniche sulla costa ionica della nostra regione; la prima cosa da evidenziare, a tale riguardo,  è che il nome del mare che ci separa dalla Grecia fin dall’antichità è  rimasto identico: Ionio.

Sulla fondazione delle singole colonie le tradizioni sono diverse nelle fonti antiche e spesso controverse nelle interpretazioni degli studiosi moderni; in ogni modo pare che Reggio fosse stata fondata per prima dai Calcidesi, che già avevano fondato Zancle (in seguito Messina) allo scopo di controllare lo stretto tra le due sponde. Il periodo della fondazione corrisponderebbe a quello della prima guerra messenica, e coloni messeni avrebbero avuto un ruolo rilevante nel governo della  nuova città. Altra grande e famosa colonia ellenica di quel periodo fu Sibari, fondata da coloni achei provenienti dal Peloponneso, il sito era posto in una vasta pianura, molto fertile, tra il Crati ed il Sibari. L’altra famosa colonia achea fu Crotone, di essa le fonti antiche ci tramandarono anche il nome del suo fondatore (ecista): Miscello. Pochi decenni dopo Sibari fu fondata da coloni provenienti dalla regione ellenica Locride la città  di Locri Epigefiria o Epizefiri; la tradizione tramandò che prima fu occupato il territorio posto vicino a Capo Zefirio (oggi Capo Bruzzano) e pochi anni dopo l’insediamento fu spostato un po’ più a nord (dove si trova il sito archeologico attuale). Si trattò di eventi lontani nel tempo, ma ancora oggi sulle coste ioniche, in forme diverse, sbarcano tanti uomini e donne, provenienti dall’oriente per cercare un’esistenza migliore di quella possibile nella loro terra natia…

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