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Dopo mesi (almeno 4) di polemiche e di baruffe, di incertezze e di veleni domenica 5 ottobre finalmente si vota per scegliere il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione. Come è noto i candidati sono tre: Gianluca Callipo, Mario Oliverio e Gianni Speranza (che è il sindaco di Lamezia).
Chi la spunterà avrà buone possibilità di diventare il futuro Governatore della Calabria, viste le incertezze nel centrodestra e il tipo di competizione, amministrativa, che non giova al Movimento 5 Stelle. Ed è per questo motivo che per i 4 mesi che ci lasciamo alle spalle si è così accanitamente discusso e polemizzato, soprattutto dentro il Pd, principale partito di un’alleanza che vuole riprendersi il bastone di comando dopo la parentesi scopellitiana.
Chi la spunterà tra i tre lo diranno le urne e già domenica a tarda sera si saprà il nome del vincitore. Si spera nella partecipazione dei cittadini (l’obolo e’ solo di 1 euro), anche se il precedente di domenica scorsa delle primarie in Emilia Romagna e’ assai allarmante (hanno votato in poco più di 50 mila). Vedremo se anche in questo caso la Calabria andrà in controtendenza. Comunque, in attesa dei voti fioccano i sondaggi, che mai come in questo caso dicono poco visto che se non si sa il grado approssimativo di partecipazione alla consultazione non è chiaro di cosa si parli.
L’istituto Swg non confronta i candidati uno contro l’altro, ma verifica ogni candidato con se stesso: tra quelli che conoscono il candidato qual è il tasso di fiducia. Inutile dire che il tasso di fiducia verso una persona è un indicatore sociologico molto vago rispetto alla scelta tra due o più persone. La cartella 4 del sondaggio che sembra svelare l’arcano del vincitore è di grande suggestione: ma non c’informa sulla percentuale che i candidati prenderanno alle primarie, solo sul gradimento che ogni candidato ha da parte di chi lo conosce. Il 100% è sempre misurato sul singolo candidato.
Insomma, dire che il sondaggio sostiene chi vincerà sarebbe una forzatura. E’ vero che la cartella 9 sembra mettere in competizione i tre candidati ma lo fa in modo sibillino: “Se dovesse votare oggi alle elezioni primarie del centrosinistra, chi voterebbe più probabilmente?” E subito dopo avverte: “rispondono elettori che dichiarano di andare a votare alle primarie con probabilità maggiore del 50%”. Sembra Ok, ma quanti sono a votare? Il sondaggio non lo dice e non sappiamo, quindi, se si tratta di un numero tanto alto da essere sociologicamente significativo.
I candidati alle primarie erano solo tre e resta sospesa una domanda: perché non è stato chiesto all’intero campione quale candidato avrebbero votato, così come è stato diligentemente fatto chiedendo quale schieramento e quale partito avrebbero votato? Già, perché? Sara’ appunto un problema di campione….