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E’ positivo un festival nel nome dell’editoria e del giornalismo emergente come quello in programma la prossima settimana a Castrolibero. Ragionare in termini di corretta comunicazione è uno degli aspetti più importanti per la pubblica amministrazione. Ogni giorno mi rendo conto di quanto il racconto dei nostri territori non sia sempre totalmente allineato ad un giusto equilibrio. A livello mediatico c’è sempre una grande attenzione verso le cose negative e scarsissima attenzione sulle cose positive e sul duro lavoro che porta al miglioramento. Di giornalisti più attenti ai fatti, capaci anche di raccontare il buono del nostro territorio c’è, ancora di più nell’era della notizia veloce, sempre un maggiore bisogno.
In questo senso va accolta una manifestazione che intende puntare i riflettori su un mondo in continuo divenire come quello dell’informazione e della comunicazione. È inoltre un grande onore aver appreso della partecipazione della famiglia Oliviero Beha e che il premio nazionale in ricordo di un grande giornalista come Oliviero, si possa tenere nella nostra regione.
Sono certo che grazie anche al suo ricordo potremo ogni anno omaggiare, nella nostra regione, i più grandi giornalisti italiani che si sono distinti per quella che ritengo a mia volta essere la caratteristica più importante di chi fa giornalismo: la non militanza e il fatto di essere coerenti, credibili e onesti.
I miei ringraziamenti gli organizzatori, al sindaco di Castrolibero, Giovanni Greco, e al consigliere regionale Orlandino Greco che, ancora una volta, ha dimostrato come chi amministra un territorio debba impegnarsi anche a individuare iniziative che possano qualificare l’immagine dei nostri luoghi.