Cosenza - Si è conclusa la I edizione del Festival Internazionale della Sibaritide. Nel campo sportivo detto “Lagaria” si è svolto “Il Palio della Sibaritide”: l'imponente Sfilata di Cavalli per rievocare la leggendaria Cavalleria Sibarita e la Gara con Bighe e Cavalli. Cavalieri in costume dell'epoca si sono esibiti in andature diverse, cambi di passo, salti così come la storia racconta “i cavalli danzavano al suono dei flauti”. Esibizioni, dunque, accompagnate dai flauti dell'ensemble guidato dal professor Salvatore Mallaci. A chiudere la proclamazione dell’atleta vincitore, il campione di “Lagaria”.
Il Festival della Sibaritide è promosso dall’Associazione Smile, ente socio culturale no-profit attivo da alcuni anni sul territorio. Curato dal direttore artistico Leonardo Filardi e dal direttore organizzativo Claudia Oriolo. In collaborazione con l’amministrazione comunale di Francavilla Marittima (CS) e il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide. Il Festival gode del patrocinio dell’Ambasciata di Grecia in Italia, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Soprintendenza dei Beni Archeologici della Calabria, del Parco Nazionale del Pollino ed il Consorzio di Bonifica dei Bacini dell’Alto Jonio Cosentino.
Attraverso un “viaggio nella storia”, sono state ripercorse le tappe più significative dell’incontro tra la popolazione indigena, gli Enotri, già presenti nei territori dell’Alto Ionio a partire dal IX-VIII sec. a.C., e gli Antichi Greci, i quali approdarono sulle coste dell’Italia Meridionale e fondarono Sibari nel 720 a.C.
Nel corso dei tre giorni sono state proposte manifestazioni in costume, visite guidate, dibattiti, laboratori, cene a tema ed numerose altre attività, per riscoprire rituali e tradizioni della civiltà antica, nonchè bellezze naturali, cultura, arte e storia del fertile e ricco territorio della Sibaritide. Sugli spalti gli spettatori hanno applaudito il “Palio della Sibaritide”, spettacolo che ha reso omaggio all’antico splendore dei territori di Sybaris, importante polis (città-stato) della Magna Grecia, decantata dagli storici per la sua potenza e la sua ricchezza. Evento che in queste giornate si è svolto presso il Parco Archeologico Timpone della Motta -Macchiabate di Francavilla Marittima, in Provincia di Cosenza. Ieri si è svolta anche l'importante Tavola Rotonda: Il Simposio (convegno ideato dal Professor Donato Loscalzo, Universitàdi Perugia, in sinergia con la Direzione del Festival Internazionale della Sibaritide). Un convegno sulla pratica conviviale più usata nel mondo antico. Un rito sociale che seguiva il banchetto, durante la quale i commensali bevevano secondo le prescrizioni del simposiarca, intonavano canti conviviali (skòlia), si dedicavano ad intrattenimenti come i carmi, le danze, le conversazioni e i giochi. Ad aprire il tavolo i saluti del Sindaco di Francavilla M., Leonardo Valente. A relazionare: Alessandro D’Alessio, Funzionario Archeologo MIBACT- Soprintendenza dei Beni Archeologici della Calabria; Donato Loscalzo, Ricercatore e Docente di Lingua e Letteratura Greca presso l’Università di Perugia; Francesco Marcattili, Ricercatore e Docente di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana presso l’Università di Perugia; Carmine Catenacci, Professore Ordinario di Letteratura Greca presso l’Universitàdi Chieti; professor Luca Cerchiai, Professore Ordinario di Archeologia Greca e Romana presso l’Universitàdi Salerno.
“Leggendari erano i cosiddetti banchetti Sibaritici – spiega il professor Lo Scalzo - celebri nel mondo antico per la loro abbondanza e il loro lusso”. “Un momento conviviale cantato dai poeti, così come illustra il professor Catenacci, di ispirazione per i versi più celebri del mitico cantore greco Anacreonte”. “Francavilla Marittima è per noi archeologici un luogo significativo – afferma nel suo intervento il docente Cerchiai – sito importantissimo per noi archeologi, patrimonio storico su cui è necessario puntare i riflettori”.
“Da soli non si va lontano – commenta D'Alessio – è necessario creare sistema tra i siti archeologici calabresi così da rilanciare il nostro patrimonio storico e artistico”.
Inoltre, continua il Progetto Tèmenos-Arte Contemporanea tra Archeologia e Territorio. Dopo il successo della prima fase, i video realizzati nel corso del Worhshop/residenza, a cura di Giovanni Viceconte, svoltasi nel mese di luglio 2014 nell’area archeologica di Francavilla Marittima CS, resteranno fino al 30 agosto, negli spazi del Musoe Archeologico di Sibari. Le opere realizzate dai tre videoartisti - Michela Pozzi (Urbino), e dal duo Fonte & Poe –Alessandro Fonte e ShawnettePoe (Lubiana), esposte per il festival, racconteranno l’intensa esperienza vissuta, in contatto diretto con il territorio e con i suoi abitanti (alcuni di loro coinvolti come figuranti nelle azioni e riprese video), il parco Archiologico di Macchiabbate e di Timpone della Motta, il Parco archeologico di Sibari –Casa Bianca e Parco del cavallo.
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