Lamezia Terme – E’ tornato in libertà Peppino Daponte, arrestato per traffico e spaccio di droga, nell’ambito dell’Operazione Arianna, condotta ad aprile scorso dagli agenti del Commissariato di Polizia di Lamezia e in cui furono tratti in arresto anche Gino Giovanni Daponte, Marco Lento e Francesco Pontieri. Il Tribunale di Lamezia Terme ha deciso per la scarcerazione di Peppino Daponte su istanza del suo difensore, l’avvocato Renzo Andricciola, ritenendo “cessate le esigenze cautelari “ e non sussistente il “pericolo di reiterazione del reato”. Dopo l’interrogatorio di garanzia,durante il quale aveva chiarito la sua posizione dichiarandosi estraneo ai fatti, il giudice Fontanazza gli aveva concesso i domiciliari.
Gli altri indagati nell’Operazione, invece, rimangono in carcere e per quanto riguarda in particolare Marco Lento e Gino Giovanni Daponte, sono arrivate le prime sentenze sempre nell’ambito della stessa Operazione: dopo la condanna del Tribunale di Roma a 3 anni e 8 mesi per Marco Lento, è arrivata anche quella del Tribunale di Milano a 2 anni e 9 mesi. Stessa condanna, nello stesso processo con rito abbreviato a Milano, anche per Gino Giovanni Daponte.
Gli arresti erano scattati ad aprile su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme, il dottor Carlo Fontanazza, e i quattro sono tutti accusati di traffico di sostanze stupefacenti tra la Calabria, la capitale e il Nord Italia. L’operazione è nata da un’intensa attività intercettiva e dalle dichiarazioni di alcuni soggetti assuntori di stupefacenti, da lì l’approfondimento investigativo degli agenti del Commissariato di Lamezia di ciò che era emerso durante l’operazione Village prima e l’operazione Strike del novembre 2013 che aveva dimostrato il coinvolgimento di molti giovanissimi nell’attività di spaccio nell'area di Sambiase.
C.S.
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