Lamezia, furto e danni per 45mila euro alla Cooperativa sociale “Ciarapanì”: la denuncia della Progetto Sud - Reazioni

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Lamezia Terme – “Soldi rubati: 300 euro. Danni alla Cassa e al Sistema di videosorveglianza: 45mila euro. I frammenti di alcuni pezzi divelti dalle nostre costose apparecchiature, sparsi a terra, segnano il percorso che dal Parcheggio, da noi gestito nell’Ospedale di Lamezia Terme, va verso il limitrofo Campo rom di Scordovillo”. È quanto denuncia, in una nota, Don Giacomo Panizza della Progetto Sud in merito il triste episodio che hanno subito nei giorni scorsi. “Come i sassolini di Pollicino”, commenta Antonio Rocca, presidente della ‘Cooperativa sociale Ciarapanì’, ente della rete di Comunità Progetto Sud.

“Le tracce lasciate – fanno sapere nella nota di denuncia - sono evidenti, spudorate, insinuano istintivamente il pregiudizio che qualcuno del Campo rom, da sé o insieme ad altri, possa aver procurato questi ingenti danni come avviene da tempo a Lamezia Terme e Catanzaro, a Gioia Tauro e Reggio Calabria e anche altrove. Se siffatto pregiudizio risultasse invece giudizio veritiero, fa venire spontaneo chiedersi: ‘Perché alcuni rom avrebbero recato così tanto danno ad altri rom lavoranti della cooperativa sociale? Sarebbe lo stesso che viene fatto da alcuni lametini o calabresi o italiani quando causano altrettanti danni ad altri lametini, calabresi e italiani? Oppure, si tratterà di una banda criminale mista, di vari gruppi e provenienze, per come avviene nello smaltimento abusivo di pneumatici e di rifiuti inquinanti, eccetera?’ E basta!”.

Infine, concludono con una riflessione: “Simili danneggiamenti economici e la devastazione insensata di strumenti moderni, utili e costosi, purtroppo, ostacolano tante opportunità concrete di poter creare lavoro produttivo e cittadinanza in Calabria, anche insieme alle persone fragili. Tali crimini indeboliscono le economie delle nostre associazioni e cooperative sociali, ma non ancora l’intenzione di vivere il presente e il futuro del nostro Sud”.

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Reazioni

Amministrazione Comunale Lamezia: "Solidarietà e ferma condanna per il vile attacco alla Progetto Sud e Cooperativa Ciarapanì"

"Esprimo, a nome dell'Amministrazione Comunale di Lamezia Terme, profonda vicinanza e solidarietà a Don Giacomo Panizza, alla Progetto Sud e alla Cooperativa Sociale Ciarapanì, duramente colpite dal vile e increscioso atto criminale e vandalico avvenuto presso il parcheggio del Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme. Un atto tanto ignobile quanto devastante che ha portato al furto di qualche centinaio di euro ed ha causato danni materiali ingenti, per un valore di circa 45mila euro, colpendo strumenti essenziali per il corretto svolgimento del servizio, come la cassa automatica e il sistema di videosorveglianza. I detti strumenti di legalità e sicurezza, fondamentali per il controllo e la tutela di spazi pubblici e privati, sono stati resi inutilizzabili da un’azione che non possiamo che condannare con fermezza" è quanto si legge in una nota del sindaco di Lamezia Mascaro.

"L'azione spregevole e delittuosa - precisa - non solo provoca un grave danno economico ma cerca anche di minare il cuore pulsante di una comunità che ogni giorno lavora per costruire un tessuto sociale più equo e inclusivo. Colpire realtà come la Progetto Sud e le sue cooperative sociali significa attentare a un presidio di giustizia, solidarietà e umanità. Da decenni queste organizzazioni operano instancabilmente al fianco delle persone più fragili, offrendo dignità e opportunità laddove più necessario, contribuendo al benessere collettivo della nostra città e della Calabria tutta.
Siamo consapevoli che atti vandalici di questa portata non riguardano solo la Progetto Sud o la cooperativa colpita, ma rappresentano un attacco all'intera città, alle sue forze migliori, a chi, come Don Giacomo Panizza e il suo straordinario team, lavora quotidianamente per dare dignità e speranza a chi si trova ai margini della società. Questi crimini non devono, però, portarci alla rassegnazione o alla paura, ma devono invece spronarci a reagire con ancora più determinazione, rinnovando l'impegno a promuovere un dialogo costruttivo che superi pregiudizi, divisioni e atteggiamenti discriminatori".

"È fondamentale non cedere a facili etichettature o a pregiudizi superficiali, ma cogliere questi episodi come un monito per affrontare con decisione le dinamiche che, purtroppo, minacciano la convivenza civile e ostacolano lo sviluppo sociale del nostro territorio. La devastazione economica e materiale di strumenti moderni e costosi come quelli danneggiati non può e non deve compromettere il percorso di crescita e cittadinanza che, con tanto impegno, si cerca di costruire insieme, specialmente con il coinvolgimento di persone più fragili. In questo momento delicato, è altresì importante sottolineare la fiducia che riponiamo nel lavoro delle forze dell'ordine, che con professionalità e dedizione si impegnano quotidianamente per garantire la sicurezza e il benessere della nostra comunità. Siamo certi che, grazie al loro operato e alla loro indagine, presto si potrà fare chiarezza anche su questo increscioso episodio, portando giustizia a chi è stato colpito e ripristinando la serenità nel nostro territorio. Come amministrazione comunale, rinnoviamo il nostro impegno a fianco di tutte le realtà virtuose e ribadiamo con forza la nostra condanna verso chi, con azioni criminali e distruttive, tenta di ostacolare un futuro di lavoro, dignità e cittadinanza. Saremo sempre al fianco della Progetto Sud e delle cooperative che, con coraggio e tenacia, continuano a rappresentare il cuore pulsante di una Calabria che guarda avanti, con resilienza e determinazione, nonostante le difficoltà. Questo Sud è il nostro presente e il nostro futuro, e insieme, come comunità, continueremo a costruirlo con speranza, impegno e fiducia".

Filcams Cgil Calabria: "Auspichiamo che forze dell’ordine facciano chiarezza"

"Esprimo la mia personale indignazione e tutta la solidarietà umana e politica, anche a nome della Filcams Cgil Calabria a don Giacomo Panizza e a tutta la Comunità Progetto Sud.  Quanto accaduto ai danni della cooperativa Ciarapaní, soprattutto le modalità (il metodo “Pollicino”) denunciate da Don Giacomo sono gesti di grave inciviltà e violenza che vanno condannati e combattuti con fermezza a partire dalle istituzioni. Ciarapaní dimostra come dal lavoro si possa costruire integrazione, solidarietà e legalità ed è proprio per questo che in una terra come la nostra da’ fastidio che si possa uscire dall’emarginazione e dalla condizione di bisogno senza dover chiedere il favore a nessuno ma autodeterminandosi" Giuseppe Valentino Segretario Generale Filcams Cgil Calabria.

"Il messaggio voleva essere probabilmente duplice: colpire la cooperativa, e con essa lavoratori e dirigenti, la stessa Comunità Progetto Sud e puntare il dito sugli stessi Rom, innanzitutto per evitare la vicinanza e la solidarietà a questa realtà: si rubano tra di loro, un po’ come si dice per i mafiosi quando si ammazzano. Se, diversamente, l’episodio è riferibile a dinamiche interne, a possibili gelosie, ad un disprezzo per il lavoro della Cooperativa che toglie dalla strada e dal ghetto potenziali “bravi ragazzi” occorre dare un segnale forte e determinato non abbandonando, anzi, rafforzando ed investendo maggiormente su politiche di integrazione e progetti mirati. Occorre attuare soluzioni atte a proteggere un’area estremamente delicata come quella dell’ospedale dove un gran numero di lavoratori e lavoratrici impegnati nei servizi e nella Sanità, cosi come i cittadini si riversano quotidianamente e hanno diritto a stare in sicurezza.  La Filcams Cgil Calabria, fortemente impegnata sul fronte della legalità e della solidarietà tra lavoratori e lavoratrici, auspica che le forze dell’ordine facciano chiarezza sull’episodio e che le istituzioni si attivino per evitare quanto più possibile che i danni perpetrati al patrimonio della cooperativa Ciarapaní ricadano sulla tenuta occupazionale ed economica di chi lavora, facendo quanto necessario ed utile per ripristinare gli impianti distrutti".

Goel solidale con la comunità Progetto sud e la cooperativa sociale Ciarapanì

"Esprimiamo vicinanza e solidarietà alla Comunità Progetto Sud e alla Cooperativa Sociale Ciarapanì, che hanno subito un danneggiamento insensato e vigliacco all'attività di gestione del parcheggio dell'Ospedale di Lamezia Terme. I danni provocati sono stati ingenti, mirati ad alcuni strumenti fondamentali per il corretto funzionamento del servizio erogato dalla cooperativa. GOEL - Gruppo Cooperativo e Comunità Progetto Sud da alcuni anni stanno facendo un percorso comune per il riscatto e il cambiamento della Calabria. Questi atti sono avvilenti ma non fermeranno certamente nè Comunità Progetto Sud nè la preziosa azione della cooperativa sociale Ciarapanì, alle quali siamo e rimarremo vicini. A loro va l’incoraggiamento di tutti i calabresi onesti e che vogliono continuare ad operare per una regione finalmente libera da ogni condizionamento criminale". 

Cisl Calabria: "Fare massa critica contro la pervasività della criminalità"

"Il gravissimo atto intimidatorio contro la cooperativa Ciarapanì di Lamezia Terme, legata alla Comunità Progetto Sud – scrive in una nota Tonino Russo, Segretario generale della Cisl Calabria – fa registrare nella nostra regione l’ennesimo tentativo di bloccare una generosa e coraggiosa iniziativa finalizzata al lavoro dignitoso e libero e al reinserimento  sociale. La Cisl calabrese esprime la propria vicinanza e solidarietà ai lavoratori, ai responsabili della cooperativa colpita e gravemente danneggiata, e alla Comunità Progetto Sud, una realtà che ha inciso e incide positivamente e profondamente in situazioni difficili, operando per la valorizzazione e il riscatto delle persone e del territorio. Una realtà che, proprio per questa sua azione decisa e competente, da anni subisce “avvertimenti” da una criminalità aggressiva e oppressiva che si oppone alla crescita delle coscienze e delle opportunità. Mentre chiediamo che al più presto sia fatta luce sull’accaduto, individuando i responsabili e gli eventuali mandanti – conclude Tonino Russo –, sappiamo che la Comunità Progetto Sud non arretrerà di un millimetro nel portare avanti la sua opera al servizio della nostra gente. La Cisl fa e farà la sua parte nell’essere, insieme alla altre realtà sociali, massa critica contro la pervasività della delinquenza organizzata nelle sue varie forme e nel chiedere che le autorità competenti vigilino a tutela di chi vuole la crescita e non la morte della speranza nella nostra terra".

La solidarietà della Cgil: “Tra atti intimidatori e la necessità di affrontare l'emergenza sociale ed ambientale del campo rom di Scordovillo”

La Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo esprime la sua più ferma "condanna per l’ennesimo atto intimidatorio subito dalla cooperativa Ciarapaní, parte della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme. L’episodio, che ha provocato danni ingenti per un valore di circa 50.000 euro, oltre al furto di poche centinaia di euro, è un grave attacco contro chi, come Don Giacomo Panizza, lavora quotidianamente per costruire un futuro di inclusione e legalità nel nostro territorio". "Questi atti vili non possono e non devono essere tollerati", afferma il segretario generale Enzo Scalese. "Attaccare una realtà come la cooperativa Ciarapaní significa colpire le fasce più deboli della società, quelle stesse persone che, attraverso il lavoro, trovano un’opportunità di riscatto sociale e dignità”. È impossibile non riflettere anche sulla vicinanza del campo rom di Scordovillo, uno dei più grandi del Sud Italia, situato a pochi passi dall’ospedale di Lamezia Terme. Per oltre mezzo secolo, questo campo ha rappresentato una grave emergenza sociale e ambientale: le fiamme che di frequente bruciano rifiuti di ogni tipo, dai metalli ai veicoli abbandonati, generano nubi tossiche che arrivano fino all’ospedale, creando un paradosso in cui un luogo di cura è affiancato da una bomba ecologica. "Non possiamo girarci dall'altra parte di fronte a una situazione come quella di Scordovillo," prosegue Scalese. "La bonifica di quell’area e il destino delle oltre 600 persone che vi risiedono non possono più essere rimandati. La comunità rom che vive lì, come sottolineato da Don Giacomo Panizza, è composta anche da lavoratori che contribuiscono alla stessa cooperativa Ciarapaní, e criminalizzare in modo superficiale questa realtà non solo è sbagliato, ma non aiuta a risolvere il problema." Il campo di Scordovillo rappresenta un caso emblematico di come la mancata gestione tempestiva delle emergenze sociali abbia prodotto situazioni ingestibili, sia per chi vive all’interno del campo, sia per la città che lo ospita. La soluzione non può essere rimandata oltre: "È una questione che riguarda l’intera comunità. Ignorare il problema significa solo permettere che diventi ancora più grande e difficile da affrontare", conclude Scalese. La Cgil si schiera accanto a Don Giacomo Panizza e alla sua comunità, ribadendo che l’impegno per la legalità e la giustizia sociale non può essere fermato dalla violenza e dall'intimidazione. "Lamezia Terme, come il resto del nostro territorio, non può e non deve piegarsi a chi tenta di soffocare la speranza di cambiamento. La nostra battaglia per la legalità e i diritti dei più deboli continuerà senza esitazioni”.

Molinaro: "Chi lavora per gli ultimi non deve essere toccato"

"Purtroppo, quello delle minacce, danneggiamenti e furti in Calabria è sempre un tema caldo. Se ancora un manipolo di delinquenti incoscienti ancora crede che così si indebolisca un sistema di servizi alle persone fragili è completamente fuori strada. La Comunità Progetto Sud ha sempre reagito con orgoglio raddoppiando gli impegni. Ma adesso non basta più! Davanti a quanto accaduto occorre reagire istantaneamente e in modo altamente efficace sia sul versante delle indagini con la consueta professionalità delle forze dell’ordine che da parte della società responsabile in tutte le sue articolazioni. Queste canaglie non demordono e continuano a sfidare. Ma neanche noi cediamo e non ci fermeranno queste continue minacce e danneggiamenti. Tutti insieme andremo avanti in questa battaglia di liberazione dei nostri territori dalla malavita. Concordo con don Giacomo quanto afferma che “Tali crimini indeboliscono le economie delle nostre associazioni e cooperative sociali” e questo non possiamo permettercelo soprattutto in presenza di tante e troppe situazioni di fragilità delle persone. Alla Comunità Progetto Sud e ai lavoratori e volontari, a don Giacomo e in modo particolare alle persone fragili e alle loro famiglie va tutta la mia solidarietà che nei prossimi giorni manifesterò di persona recandomi nella struttura colpita". Questo quanto dichiara il Presidente della Commissione Consiliare antindrangheta Pietro Molinaro.

 

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