Lamezia Terme - Libertà e diritti conquistati attraverso un cammino di decenni, tra passi in avanti significativi e il rischio sempre attuale di indietreggiare. Un’evoluzione normativa a cui troppo spesso non corrisponde un’applicazione adeguata, che non va di pari passo con quel cambiamento di mentalità che dovrebbe incidere nella vita quotidiana, ben oltre le norme e i principi scritti sulla carta. Di questi temi si è parlato al Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi”, alla vigilia della giornata internazionale della donna, con un momento di confronto con i componenti del comitato pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati del Tribunale di Lamezia Terme.
“I diritti e le libertà delle donne, sanciti dalla nostra Costituzione, purtroppo ancora oggi rimangono solo sulla carta perché mancano gli strumenti per attuarli e un’assunzione di responsabilità collettiva”, ha detto in apertura dell’incontro la dirigente Anna Primavera, ringraziando i componenti del comitato pari opportunità del presidio lametino e sottolineando “l’importanza di parlare in una scuola con una netta prevalenza maschile tra gli studenti, perché il cambiamento passa dalla consapevolezza degli uomini, dalla presa di coscienza delle loro responsabilità e del rispetto che devono alle donne”.
Una ricorrenza, quella dell’8 marzo, “che nasce da un evento tragico, che ha visto delle donne morire in una fabbrica nei primi anni del ‘900. Un fatto che si ricollega al presente, a una disparità salariale che ancora oggi è una realtà: secondo uno studio Inps, lo stipendio delle donne è di circa 8000 euro inferiore rispetto a quello degli uomini. Le cosiddette “attività di cura” che la donna svolge all’interno della famiglia continuano a condizionare le carriere professionali, il “tetto di cristallo” ancora non è stato completamente infranto e ai vertici continuano a prevalere figure maschili”, ha detto la presidente del comitato pari opportunità del foro lametino Mariannina Scaramuzzino che, tra le attività portate avanti dal sodalizio, ha ricordato in particolare la battaglia per l’istituzione di un asilo nido all’interno del tribunale lametino e l’istanza presentata al Comune di Lamezia Terme per l’installazione dei parcheggi rosa, a favore delle donne in gravidanza, opportunità già prevista dal Codice della Strada ma non applicata nella nostra città.
Un excursus storico sulle libertà e i diritti civili conquistati dalle donne tra ‘800 e ‘900 è stato delineato dall’avvocato Valentina Guglielmucci, partendo dal diritto all’istruzione con la legge Casati nel 1859 fino alla riforma del diritto di famiglia e alle grandi conquiste della seconda metà del XX secoli. A fare il punto sull’evoluzione normativa in tema di tutela delle donne rispetto alle violenze di genere, l’avvocato Francesca Mansueto che ha sottolineato le diverse condanne che l’Italia ha ricevuto dalla Corte Europea dei Diritti Umani per la mancata applicazione di un’adeguata tutela nei confronti delle donne e rimarcato come “nessuna indicazione normativa sarà mai sufficiente se non vi è un cambiamento dentro l’uomo”. L’incontro, moderato dal giornalista Salvatore D’Elia, si inserisce nel contesto delle iniziative del Polo Rambaldi per la giornata internazionale della donna, curate dalla docente Giovanna Gallo, con l’allestimento di un punto libri sulle tematiche di genere all’ingresso dell’istituto, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Lametino, e l’esposizione dell’opera “Eva mitocondriale” dell’artista Rosella Cerra. Nell’ambito degli eventi promossi dalla scuola per la giornata dell’8 marzo, gli studenti dell’indirizzo grafica hanno realizzato un banner sul tema e i ragazzi hanno donato alle ragazze un mazzetto di mimose e un ramoscello d’ulivo, richiamando la tematica della pace.
© RIPRODUZIONE RISERVATA