Roma - "E' grave e persistente in Calabria il rischio di infiltrazione mafiosa negli enti locali". E' in questa regione infatti che si conta il maggior numero di comuni sciolti per mafia. Lo rileva la Dia nella relazione al Parlamento. In particolare nella provincia di Reggio Calabria le indagini hanno dimostrato "ancora una volta, la pervasiva capacità della 'ndrangheta di infiltrarsi nel settore degli appalti pubblici condizionandone i meccanismi di regolazione". La mafia calabrese è inoltre caratterizzata da un "persistente dinamismo, robuste potenzialità organizzative, ampie disponibilità di risorse". Pericoloso, secondo la Dia, è il tessuto di relazioni e collusioni con ambienti politici e imprenditoriali che la 'Ndrangheta è riuscita a creare con un "modus operandi che costituisce la più rilevante minaccia della matrice 'ndranghetista esportata anche in altre regioni". Infine "le vulnerabilità che, ormai da tempo, affliggono il sistema amministrativo locale calabrese, sono sintomo di una emergenza che non accenna ad essere contenuta e che richiede costante vigilanza e sinergica coralità nelle risposte istituzionali".
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