Lamezia Terme – Pubblichiamo la dichiarazione del sindaco Gianni Speranza sulla chiusura del centro trasfusionale di Lamezia: è previsto per lunedì, infatti, il trasferimento delle strutture e la messa in mobilità del personale, un atto che il primo cittadino definisce “molto grave, inaccettabile e illegittimo”. “La lettera di due dirigenti della Regione Calabria che vuole smantellare il Centro Trasfusionale di Lamezia Terme, - scrive il Sindaco - trasferendo già da lunedì prossimo le strutture e mettendo in mobilità il personale, è molto grave ed inaccettabile. Soprattutto si tratta di un atto palesemente illegittimo”.
“Scopelliti non è più commissario della sanità calabrese. Quindi tutti gli atti da lui firmati dal 27 marzo in poi non sono validi come ha dovuto ammettere il ministero della Sanità. Anche il decreto di Scopelliti contro il Centro Trasfusionale di Lamezia non è valido né legittimo. Su quale base due dirigenti della Regione Calabria possono prendere allora una simile decisione?”: “Il Comune di Lamezia Terme – continua Speranza - si rivolge alla Ministra Lorenzin ed alla Presidente facente funzione della Regione Calabria, Stasi, per bloccare un provvedimento illegittimo ed iniquo e che nella nostra città rappresenta un ulteriore atto di smantellamento della nostra struttura ospedaliera. Il Comune di Lamezia Terme si rivolge ai rappresentanti in Parlamento e nel Consiglio Regionale, onorevoli Galati e Lo Moro, Talarico, Magno e Scalzo, invitandoli ad assumere le iniziative opportune ed adeguate per bloccare questo provvedimento”.
“Ho informato ieri sera il presidente del Consiglio Grandinetti, - aggiunge - che, pur essendo io impossibilitato a partecipare alla riunione dei capigruppo, condivido la convocazione immediata per stamane e sosterrò con impegno le determinazioni alle quali si arriverà. Ritengo che già lunedì mattina ci possa essere una mobilitazione alla quale parteciperò. Anche alla luce di questa gravissima disposizione dei due dirigenti della Regione Calabria, risulta veramente insostenibile la posizione del direttore Mancuso e dei gruppi consiliari che non vogliono discutere della sanità nella nostra città. È molto giusto invece – conclude - la convocazione di una nuova seduta del consiglio comunale per il 7 agosto contro lo smantellamento delle nostre strutture sanitarie. Anche nella vicenda della nostra città risulta la responsabilità del governo nazionale nel non avere ancora proceduto alla nomina di un nuovo ed adeguato Commissario alla sanità in Calabria per cambiare verso e qualità rispetto alle scelte scellerate di questi anni”.
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