A Natale, penso (e prego) come una montagna
Mattina di Natale. La mia preghiera comincia in montagna. Nella luce pura e fulgida dell'alba. Quando il mondo riemerge dal sonno notturno. Quando il sole compie il suo miracolo quotidiano. Quando l’aria stessa è una ierofania. Gli uomini normali
La Montagna del cosmo
Ascendere una montagna, piccola o grande che sia, è il mio disperato, commosso tentativo di elaborare la crisi della mia presenza nel Mondo. In un Mondo che mi appare sempre più mortificato, sempre più morente. E del quale città e pianure sono i
Al confine col cielo
Sveglia alle 4. Viaggiamo per due ore al termine della notte, come direbbe Celine. Il quale pensava che ogni buon cittadino ha in odio la natura selvaggia. E’ la sicurezza protettiva dell’urbanesimo, contro l’oscurità insondabile delle selve, dei
La montagna del cuore
Erano più di vent'anni che volevo farlo. Da quella casa sulle colline di Lamezia Terme. La mia casa, scelta con cura tra quelle che nessuno avrebbe mai voluto. Perché troppo isolata. Perché circondata da un bosco fiabesco di sughere e roverelle
Francesco, la montagna, la ricchezza della povertà
Francesco è nato nel cuore della valle del Fiume Argentino. Fra le Montagne dell'Orsomarso, nel nord-ovest della Calabria. In uno di quei luoghi difficili da assoggettare all'opera dell'uomo, che Manlio Rossi Doria, meridionalista e padre della
Una montagna ed il mondo possibile
Caldo. Afoso, umido. Sole. Cocente, abbagliante. Ma è mattino presto. A quest’ora la luce radente dell’est ancora cancella il velo di condensa che appena inizia la sua ascesa dal mare verso i monti. E li vedi, i monti. Quelli lontani, nel loro
Per favore, non chiamatelo sport!
"Dove sei stato in escursione ieri?" "Ieri non sono stato in escursione" "Sei rimasto a casa?" "No" "Allora sei andato al mare?" "Nemmeno" "E dove sei stato?" "In montagna" "Ecco, lo vedi che eri in escursione!" "Non ero affatto in escursione" "E
Da ieri, la montagna ed io siamo un caso per le neuroscienze applicate al dolore
Siamo entrati dei mesi della follia vitalistica collettiva. Tra luglio e agosto tutti devono essersi in qualche modo divertiti, devono aver in qualche modo trasgredito, devono essersi abbronzati sino a sembrare dipinti, devono aver portato i figli
Nel silenzio della cima, parla la dea
Camminiamo nel silenzio più assoluto. Lungo quella che Giorgio Braschi chiamò “La cresta dell’infinito”. Partiti, nella tenue luce del giorno, da Colle S. Martino, passati per Colle della Scala, saliti, tra bassi, contorti, ginepri, fin sul crinale