Catanzaro - I primi giorni del mese di agosto, come ormai da 10 anni, l’Irifor di Catanzaro in collaborazione con la locale sezione Uici avvierà il Campo Estivo Riabilitativo nel golfo di Squillace. I partecipanti al campo estivo riabilitativo verranno immersi in una settimana di attività riabilitative e di socializzazione al fine di poter abbattere quel muro di solitudine ed emarginazione troppo spesso legato alla propria situazione di handicap.
Un campo totalmente rivoluzionato sarà quello che quest’anno accoglierà i partecipanti disabili visivi e pluriminorati che provengono da svariati comuni della provincia come Lamezia Terme, Girifalco, Soveria Simeri, Montepaone e tanti altri. Attività innovative e capaci di spingere il disabile visivo a superare i propri limiti sia in termini di coraggio nell’affrontare nuove situazioni, sia nell’innovarsi attraverso la partecipazione ad azioni formativi personali e di gruppo. Il senso con il quale il presidente Luciana Loprete ormai dal 2006 organizza i Campi Estivi Riabilitativi è quello di “far ritagliare al disabile visivo che sia esso ipovedente o cieco assoluto, uno spazio nel quale potersi sentire autonomo e parte integrante della società e quindi la consapevolezza di essere in grado di svolgere qualsiasi azione se messo nelle giuste condizioni di poterlo fare. Ovviamente il monito che di anno in anno viene rivolto ai partecipanti è di non dimenticare le nozioni a loro trasmesse nel corso delle attività, ma di farle proprie e di porle in atto anche quando non vi sarà più l’istruttore a seguire passo dopo passo l’evolversi dell’intervento. L’appello è che le famiglie in primis non diventino ostacolo alla partecipazione a questi straordinari momenti di aggregazione, perché spesso ci si scontra con realtà familiari che risultano essere restie rispetto ai benefici che le attività organizzate possono trasmettere al partecipante”. Mentre un ulteriore appello il presidente Loprete lo desidera rivolgere “alle istituzioni locali affinché tra le proprie priorità di bilancio di anno in anno possano inserire delle somme destinate alla riabilitazione funzionale e sociale dei disabili. E’ oltraggioso che in altre situazione di emergenza i fondi vengano puntualmente reperiti mentre per la disabilità ognuno deve provvedere per se….”.
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