© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A venti anni la sera ti organizzi per andare a ballare al “Matis”. A trenta anni per andare a cena dagli amici. A 40 anni per la cena di lavoro. A 50 anni per caricare la lavatrice e stirare. A 20 anni non usi la crema per viso perché è lucido come il pavimento di cera. A trent’anni inizi a guardare i nasi aquilini delle tue amiche e i rigonfiamenti innaturali del petto. A 40 pensi che sia meglio girare il mondo che stressarti per la quotidianità e i capelli grigi. A 50 dopo aver stirato e caricato la lavatrice, clicchi per sapere se c’è un ente di beneficenza per famiglie bisognose perché i viaggi e la vanità non ti hanno reso soddisfatta.
A venti anni guardi i giornali di moda per seguirla. A trenta imiti nel look le attrici della tua età. A quaranta ti rivolgi a una sarta per essere personale e originale. A cinquanta indossi quello che trovi nei negozi e nell’armadio e che ti possa togliere qualche mese agli anni che avanzano troppo velocemente sul viso e fisico. A venti anni guardi sui giornali e ti innamori di Miguel Bosè, a trent’anni di Jude Law a quaranta di Kevin Spacey e a cinquanta di Marcello Mastroianni. A venti anni credi nell’amicizia e nelle amiche. A trenta mantieni la giusta distanza per le delusioni. A quaranta, scegli le migliori in due tre amiche corrette e leali. A cinquanta ti bastano le conoscenti e se sei fortunata le due tre di dieci anni fa. A venti anni cerchi un viaggio a Ibiza a trent‘anni opti per New York. A quaranta le isole Canarie. E a cinquanta prepari il borsone per i pellegrinaggi con santuari di Madonne miracolose.
Gli umani non meritano nulla, pensi. A venti anni sorridi appena sveglia perché è tutto positivo e spensierato quello che ti circonda. A trenta anni a giorni alterni sorridi o hai il broncio a secondo del momento che stai vivendo. A quaranta quattro su sette giorni preferisci camomilla/tisana al caffè per tenere lontano il nemico che bussa alle porte, infarto. A cinquanta dici il rosario nel letto perché hai aperto gli occhi senza acciacchi. E’ tutto perfetto nella vita perché è in continua evoluzione tranne che non ce ne rendiamo conto. Poi ci sono quelli che questi passaggi li eseguono al contrario. A venti anni sono già anziani e quindi decidono con il passare del tempo di ringiovanire per non sembrare ai propri genitori. Per esempio, lo noti nei soggetti che a vent’anni indossavano maglioncini goffi e colorati. A trenta a imitano i guru della moda del calcio, o delle pagine gossip dei giornali, tutti lampade e palestra. A quaranta, si rivolgono a chirurghi per eliminare adiposità e estetiste per sopracciglie e si vestono come i loro figli. A cinquanta, seguono la moda il fitness e le ragazzine o i ragazzini per allontanare il fantasma della vecchiaia in questo triste mondo. Le donne accettano il tempo che passa lagnandosi sempre e ovunque e tenendo monologhi barbosissimi su loro stesse e sulle loro madri. Gli uomini accettano il passar del tempo a menu di diete proteiche e capelli alla Cr7. Ergo, perché non imitare le proprie nonne o Jane Fonda? Perchè anziché guardare a bocca aperta i brianzoli di tendenza non imitare i nonni o Lino Ventura?