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Cosa fai quando vivi l’insonnia. Appena ti rendi conto che le braccia di Morfeo fanno le bizze inizi a pensare cosa può indurre il tuo amato sonno a non raggiungerti, soprattutto per non essere uno zombie il giorno dopo. E quindi inizi a esaminare alla tua giornata trascorsa per capire il motivo (tramite un parente lontano dell’esame di coscienza). E così inizi a contare di nascosto nel silenzio della notte, (come se qualcuno ti potesse vedere o sentire) il numero dei caffè dei tè e tè verde che hai bevuto. La realtà ti fa rivivere i tre momenti della giornata reali, invece il demonio cela la verità (come sempre) e anche le bugie che ti racconti nel rivivere la giornata trascorsa. Rimane il dato che tanto il giorno dopo sei cosciente che tornerai nel girone infernale del numero dei tre caffè perché sei a conoscenza che non riesci a farne a meno. E che ogni tazzina ha una sua giustificazione, (da sempre). Dal: mi da una sveglia, è un antidepressivo, scioglie la cellulite fa dimagrire è una bevanda che disintossica, insomma un intero libretto di giustificazioni come se fossi a scuola e sei svogliato per andare all’ interrogazione.
Una volta che hai preso atto del primo probabile colpevole della tua insonnia, se alle due di notte sei ancora sveglia come un grillo e potresti uscire a fare shopping se ci fossero i negozi aperti, passi al setaccio un secondo motivo. E inizi a osservare dalla finestra della stanza il buio della notte sulla città e le luci delle poche abitazioni accese. Però pensi che è rilassante questo momento affiancato dal silenzio affascinante della notte e che tanto male non si sta. Ma dopo esserti convinta di questa fase rigenerativa rifletti che che se spostassi il materasso sul pavimento sarebbe più confortante per la schiena e per i dolori muscolari. E così inizi il piccolo trasloco nel silenzio avvolgente della notte. E inizi a cercare di dormire come chi pratica yoga. Ma dopo la tua triste convinzione e una ventina di minuti ti rendi conto che l’idea non era molto geniale e preferisci l’altezza precedente.
Ecco il secondo trasloco in cui ti sovviene l’idea che la famosa e antica camomilla potrebbe essere un alleato e inizi la fase di preparazione. E la notte trascorre, ma ti autoconvinci che stai trovando forse la soluzione e sorseggi la miscela tisana/camomilla. Intanto cammini per casa e pensi cosa ha prodotto questa insonnia se i problemi e i pensieri da risolvere, il film troppo violento che hai deciso di vedere. E il tempo passa. Inizi a innervosirti in attesa che la camomilla faccia effetto. In terza istanza ti rivedi la televisione e inizi a cercare una boccettina di gocce di melatonina da bere come un bicchiere di vino perché sennò il giorno successivo la pelle sarà tirata per tutto il giorno dopo. E mentre senti che il risultato dell’effetto della camomilla circola ti dirigi nell’armadietto delle medicine per cercare le gocce di melatonina, e pensi in aggiunta che un po’ di cyclette o di tapin potrebbe stancarti per conciliare il sonno. Ma in attesa di risposte immediate come ti suggerisce una app del cellulare, il tempo trascorre ancora fino alle 3 e mezzo. Nulla. E quindi inizi con le gocce di melatonina che bevi sulla cyclette e scrivi gli appuntamenti sull’ agenda per il giorno dopo. Quando a un certo punto avverti il sensore che stia arrivando il detestato a amato sonno, e corri a letto come se avessi un appuntamento con Brad Pitt. E aspetti. Ti eri dimenticata di buttare l’acqua benedetta nel letto che conservi in una bottiglia e di mettere un santo Rosario sotto il cuscino. Infine, quando sta terminando la nottataccia inserisci in agenda, (che non farai mai o al massimo per un giorno), di eliminare dalla tua vita il caffè e comprare le gocce melatonina per dormire. È arrivato Morfeo e il pezzo termina qui…concludo scrivendo che il silenzio della notta fa bene e restituisce la pace che si perde durante il giorno. E se alle 4 ritorna questa maledetta riprendi la routine fino a quando non albeggia. In quel caso o sarai incazz… tutto il giorno o la sera andrai in branda alle 21.