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Dalla tecnologia, ai gruppi musicali, alle serie televisive, alle marche di cioccolato, riviste tabloid, classi Zumba alla filosofia. Siamo persone che vogliono essere intese come dipendenti da qualcosa e ognuna ha la sua fissazione. Alcuni esercitano un controllo enorme in alcune parti della loro vita e si sentono come se dovessero essere autorizzati a avere alcune aree dove non lo sono affatto. "Sono dipendente da quella nuova serie televisiva" spesso lo diciamo con un tono confessionale e imbarazzato. La dipendenza puo’ essere la confessione di una dimensione umanizzante, che dimostra che tutti hanno i piedi di argilla. E potrebbe sembrare una stranezza che livella il campo di gioco. È un modo per dimostrare che qualcuno non ha un autocontrollo perfetto o assoluto.
La dipendenza non è una stranezza; piuttosto, è una condizione esistenziale e, per molti, è una questione di vita o di morte. L'idea che siamo così onesti e controllati in altre aree della vita, e dovremmo ottenere una rottura in un'altra area, è una linea familiare di pensiero e rafforza la connessione che molti frappongono tra dipendenza e mancanza di autocontrollo.