Lamezia, il consigliere comunale Francesco Ruberto lascia il Pdl per l'Udc

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Lamezia Terme, 14 novembre - Francesco Ruberto passa dal Pdl all'Udc. L'ufficialità in un comunicato diffuso dallo stesso consigliere comunale che vi riportiamo qui di seguito.

"Dopo una attenta e meditata riflessione ho deciso di aderire al partito dell'Unione di Centro. La scelta è motivata da diverse ragioni. In primo luogo l'apertura radicale di una nuova fase della politica italiana che non può non aprire nuove prospettive anche su scala locale: l'Italia vive una stagione difficile in cui c'è bisogno di collaborazione e non di contrapposizione.  Io stesso nel fare opposizione sia nella precedente che in questa consiliatura ho sempre privilegiato il confronto sui contenuti e non gli attacchi personali. La politica, mai come oggi, ha bisogno di dialogo. Ho dunque apprezzato la scelta dell'On. d'Ippolito che intuendo questa nuova fase ha avviato un percorso sul quale credo sia giusto incamminarsi nell'interesse del paese e della città, aprendo anche a Lamezia una stagione nuova, sempre in coerenza con il mandato elettorale mantenendo quel ruolo di opposizione in Consiglio Comunale. Con questa scelta per me non cambia quasi niente in Consiglio. Infatti ricordo che l'UDC era nella coalizione che ha sostenuto Ida Sindaco oltre ad essere maggioranza alla Regione.

D' altronde i segnali di questa nuova fase erano evidenti da tempo: il PDL è sempre di più privo di una linea comune con diversi distinguo e posizioni, per cui non si capisce se Berlusconi manterrà unito il partito e se lo stesso sarà ancora il riferimento dei moderati italiani o si spingerà su posizioni estreme. A livello regionale abbiamo assistito negli ultimi mesi non solo l’abbandono di Ida D’Ippolito, ma prima ancora di Santo Versace, di Giancarlo Pittelli e di Angela Napoli,  esponenti di primo piano del partito berlusconiano in Calabria. Dobbiamo cercare quindi nella politica, e non in fatti personali, le ragioni di tante scelte certamente sofferte che hanno indotto a lasciare il PDL locale e nazionale. Sul piano locale, per la verità, si è già assistito ad uno svuotamento del PDL con l’abbandono di tanti amici che,  avevano offerto il loro impegno diretto  come candidati  in tante consultazioni elettorali, alcuni dei quali per altro, eletti in consiglio comunale. Di fatto il PDL ha perso, o forse non ha mai avuto, quelle caratteristiche iniziali che tanti anni addietro mi portarono ad aderire a Forza Italia,  vedendo in questo partito il partito dei moderati e della tradizione popolare europea.  Negli ultimi mesi il PDL era diventato tutt'altra cosa (un cartello politico in cui gli ideali si erano drammaticamente sfumati).  Quella eredità oggi è in pieno raccolta dall'UDC e da essa rilanciata in maniera ambiziosa con tutto il terzo polo. Avendo ancora meno di trent'anni mi stimola l'idea di partecipare alla costruzione di un nuovo progetto. Mi auguro anche per la tradizione politica e culturale che l'UDC eredità che tale sfida venga vissuta nel confronto costante, nella partecipazione di tutti gli organi di partito, con scelte non imposte dal vertice ponendo in primo luogo il ricambio generazionale e la meritocrazia. Nell’ UDC ritrovo tanti amici, l’On. Tassone, l’ On. Talarico Presidente del Consiglio Regionale della Calabria ed un gruppo consiliare giovane, affiatato e molto attento ai problemi della città. Voglio infine rassicurare i miei elettori, soprattutto i tanti giovani che mi seguono, che il mio impegno a loro favore non cesserà ma anzi, in un partito all’interno del quale si investe nel ricambio generazionale troverò ancora più spazio e stimoli per continuare le battaglie affinchè prevalga l’impegno, il merito e il disinteresse personale nella politica".

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