Lamezia Terme - Dopo l'approvazione della Corte dei conti del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Lamezia nella seduta del 7 febbraio scorso, oggi conferenza stampa degli amministratori in carica, con in testa il sindaco Paolo Mascaro e l'assessore al Bilancio, Sandro Zaffina per fare ancora una volta chiarezza (si spera in modo definitivo) sui "rilievi" dell'organo di controllo contabile in merito ad alcune azioni "correttive" da intraprendere nell'arco di 60 giorni. In particolare, riferite "all’accantonamento a garanzia del debito residuo verso la Regione Calabria per fornitura idropotabile anni 1981/2004; all’accantonamento per il debito per rifiuti solidi urbani verso la Regione Calabria; alla sottostima del fondo contenzioso; all’accantonamento a garanzia del debito per la liquidità ricevuta ex art. 243 quinquies del Tuel". Questioni dunque di natura tecnica-amministrativa, illustrate alla stampa per sgombrare dubbi e incertezze a livello economico e amministrativo del Comune e quindi sulla stabilità finanziaria dell'Ente di via Perugini. In apertura, l'intervento introduttivo del presidente del Consiglio comunale, Giancarlo Nicotera che ha manifestato l'enorme soddisfazione perché “nel 2015 - ha precisato subito - ci siamo assunti la responsabilità di non far fallire il Comune. Non perché eravamo dei pazzi, ma perché non volevamo che milioni di debiti gravassero sui cittadini. Oggi - ha evidenziato Nicotera - si scrive una pagina bella importante per la città e per i nostri figli”.
“L’udienza del 6 di febbraio - ha affermato dal canto suo l’assessore al Bilancio Zaffina - ci ha visti comunque esporre quelle che sono le nostre considerazioni su varie tematiche. La Corte in effetti ha preso atto di quello che era sostanzialmente l’evoluzione della situazione finanziaria del Comune. Io stesso - ha sottolineato Zaffina - nella figura di presidente del Collegio dei revisori nel 2014, avevo modo di sapere qual era lo stato finanziario dell’ente. Oggi sono cinque anni che non è mai stato richiesto neanche un centesimo alla Tesoreria e quindi ha lavorato esclusivamente con fondi propri. Oggi il Comune di Lamezia è fuori dal piano di riequilibrio. È stato approvato, il termine approvato sta a indicare che la Corte ha valutato la bontà dell'operato e quindi l'ha approvato. Ha rilevato alcune criticità - ha proseguito l’assessore al Bilancio - che ovviamente noi abbiamo già espresso in sede di udienza del 6 di febbraio, ma tenete conto che quello che noi abbiamo detto in sede d'udienza, per quanto ne hanno preso atto, era comunque non rilevabile nella delibera che è arrivata la mattina dopo. Possiamo senza dubbio concludere che era già di fatto scritta almeno nella parte delle sue conclusioni”.
Quindi, l'appassionato intervento del sindaco, Mascaro “Il provvedimento della Corte dei conti dice che il Comune di Lamezia Terme è riuscito nel miracolo del risanamento. Ciò significa - ha esordito il primo cittadino - che il Comune di Lamezia Terme ha onorato la situazione di predissesto che aveva ereditato. Questo è il punto che mette la parola fine ad una storia decennale che ha fatto perdere il sonno a tanti lametini. Il resto è la normale azione che la Corte dei conti va ad operare nell'attività di ispezione dei bilanci degli Enti locali e pone alcuni rilievi in ordine a criticità che il Comune di Lamezia Terme ha ereditato. Il famoso debito idrico ricomparso all'improvviso nel marzo del 2016, problematiche antiche di debito che riguardano i rifiuti, e il fondo che era stato richiesto dal commissario Alecci dopo lo scioglimento quindi quel provvedimento anche nella parte delle cosiddette osservazioni della Corte dei conti conferma che è tutto addebitabile a chi, probabilmente, in questo territorio non ha amministrato bene. Di converso - ha aggiunto Mascaro - conferma che la buona amministrazione paga e che la buona amministrazione farà raggiungere i risultati. Al 31 dicembre del 2024 - ha altresì evidenziato il sindaco - sulla piattaforma debiti commerciali ci sono 2.500 euro. Ci credete quando vi dico che in precedenza la cifra esistente sulla piattaforma debiti commerciali superava ampiamente i 10milioni di euro? Quando io vi dico che sono sei anni che non siamo in anticipazione di Tesoreria, ci credete se vi dico che questo Ente era 360 giorni su 365 in anticipazione di Tesoreria? Ci credete se io vi dico che quando è stata fatta la verifica straordinaria di cassa il 16 giugno del 2015 vi era un’anticipazione in Tesoreria di 11milioni 800mila, ci credete se vi ricordo che la Corte dei conti nel 2014 aveva certificato l'utilizzo di fondi vincolati non ricostituiti per 13milioni di euro? È chiaro che quindi oggi - ha spiegato ancora Mascaro - dopo anni di ottima amministrazione, tutto è più semplice sia nell'ambito dei prossimi bilanci e sia soprattutto per chi governerà la città. Chi governerà la città non avrà più l'orda di creditori alla porta che il sottoscritto ha ereditato, chi governerà la città non avrà più 280 dipendenti della Multiservizi che ogni settimana venivano giustamente a richiedere il pagamento delle proprie spettanze, chi governerà la città oggi sicuramente troverà una situazione di grande serenità dal punto di vista economico-finanziario e sicuramente nei suoi pensieri ci sarà un ringraziamento per chi l’ha preceduto. Chi governerà nel 2027 avrà circa 2milioni e mezzo all'anno disponibili di liquidità perché cessa nel 2026 il pagamento dei prestiti obbligazionari. Chi verrà dopo Mascaro avrà nel 2028 circa 800.000 euro all'anno di maggiore liquidità perché l'anticipazione richiesta dal commissario Alecci viene a cessare. Quindi, sono tutta una serie di positività che per fortuna avrà questa città. Chiaramente chi andrà a governare non troverà più, come ha trovato il sottoscritto, la salvaguardia in materia di energia elettrica che costava all'anno centinaia di migliaia di euro. Chi andrà a governare non troverà più una marea di decreti ingiuntivi da parte dei fornitori, anche dei servizi che azionavano pretese con interessi moratori a tassi altissimi. Posso dirlo – ha chiosato Mascaro - chi andrà a governare questa città troverà davvero una poltrona comoda e non quella sedia probabilmente tutta rotta che ha trovato il sottoscritto. Questa è la soddisfazione più grande che ci può essere". Un Mascaro soddisfatto dunque che ha palesato, su nostra domanda, la disponibilità sempre più probabile di una sua ricandidatura. "Non per un fatto personale, ma per continuità con il lavoro svolto da questa amministrazione".
A.C.
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