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Il Digital Life Coaching aiuta a ritrovare un equilibrio, rompendo i meccanismi che creano dipendenza e ripristinando i corretti ritmi sonno-veglia restituendo i giusti spazi alle relazioni interpersonali, in un approccio orientato “alla vita sana e alla prevenzione”. E chi lo avrebbe mai immaginato trent’ anni fa che non saremmo mai usciti a incontrare amici o che la televisione avrebbe fatto parte degli elettrodomestici dimenticati in una stanza e il telefono sarebbe stato il sostituto della nostra amica, agenda televisione e giornale. Se avessimo visto un film di fantascienza con protagonisti i soggetti di questo momento storico avremmo sorriso o saremmo stati spaventati dinanzi a questa oscenità umana? Se riflettiamo su come siamo diventati una percentuale sarà fiera dei nostri progressi tecnologici e un'altra alienata da non percepire il vero senso della vita, dei valori e degli affetti umani.
Le malattie da Rete sono diverse dalla sindrome da iperconnessione; alla no mobile fobia (paura di rimanere senza connessione mobile), al Fomo (“fear of missing out”, essere tagliati fuori dalle reti social), vamping (stare tutta la notte in chat), hikikomori (uso esagerato della rete che porta a condotte di ritiro sociale). al, cyberbullismo, sexting e sextortion, gioco d’azzardo online compulsivo, narcisismo digitale e phubbing (tendenza a ignorare gli altri perché immersi nel proprio cellulare). Il 60% degli italiani usa lo smartphone a letto. Il 23% dice di sentirsi dipendente. Si chiama “Digital life coaching” il primo servizio in Italia di disintossicazione da computer e smartphone e serve per poter gestire correttamente la tecnologia.
Sia che siano legate a internet queste patologie o ai videogiochi sono catalogate dall’Organizzazione mondiale della sanità fra i disturbi mentali, che colpiscono un numero crescente di italiani, bambini e adulti. secondo l’ultimo rapporto Agi-Censis. E la gran parte degli utenti internet è online anche prima di dormire (77,7%) subito dopo la sveglia (63,0%); il 61,7% utilizza i dispositivi anche a letto (tra i giovani si arriva al 79,7%) e il 34,1% a tavola (la percentuale sale al 49,7% fra i giovani). Il 22,7% degli utenti ha spesso la sensazione di essere dipendente da internet e l’11,7% dichiara di vivere con ansia la mancanza di connessione.