Lamezia Terme - Gli applicativi che generano in automatico le diagnosi dei pazienti, le automobili e le metropolitane senza conducente umano che già vediamo in azione in alcune città, i software per ottimizzare turni e tempi di attesa dei pazienti in chemioterapia. L’intelligenza artificiale non dei film di fantascienza ma della realtà di tutti i giorni, nei diversi campi e settori, al centro dell’incontro al polo tecnologico “Carlo Rambaldi” tenuto dal docente dell’Università della Calabria Carmine Dodaro, promosso dal dipartimento d’informatica dell’istituto superiore lametino. Il professore fa parte del team dell’Università della Calabria, insieme al docente Francesco Ricca e al dottorando Giuseppe Mazzotta, risultato vincitore di un riconoscimento per una ricerca nel campo dell'Intelligenza artificiale, uno dei fiori all'occhiello dell'ateneo calabrese. Il riconoscimento è stato conferito durante una delle più importanti conferenze internazionali sull'Intelligenza Artificiale, l'AAAI Conference on Artificial Intelligence (AAAI-22), organizzata in Canada.
“L’intelligenza artificiale un’opportunità e una sfida per il presente e il futuro”
Insieme ai docenti Bennardo, Cardamone, Macrina, Osso e Valente, stimolato dalle domande e dagli interventi degli studenti di alcune classi dell’indirizzo di informatica e telecomunicazioni dell’istituto, Dodaro ha sottolineato come l’intelligenza artificiale sia presente in diverse forme nella vita di tutti i giorni, rimarcando la differenza tra la programmazione imperativa e la programmazione logica, quest’ultima alla base dell’intelligenza artificiale deduttiva che mira a dotare i computer di capacità di ragionamento logico. Un dibattito vivace e stimolante, quello seguito all’intervento di Dodaro, che ha spaziato dalle tante potenzialità e opportunità offerte dall’intelligenza artificiale per il benessere collettivo, ai rischi e alle questioni più complesse, come l’impossibilità per i software di operare scelte “etiche” oppure i programmi in grado di realizzare video fake che nel giro di poco tempo diventano virali. L’incontro è stato fortemente voluto dalla dirigente Roberta Ferrari con l’intento di “far conoscere ai nostri studenti i risultati raggiunti dai docenti dell’Università della Calabria e in particolare dal team di cui fa parte Carmine Dodaro, in un settore come quello dell’intelligenza artificiale che rappresenta un’opportunità e una sfida straordinaria per il presente e il futuro, dalla sanità all’economia, alla vita di tutti i giorni”.
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