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Cosa ci aspetta sotto l'albero? Una dose di vaccino o la prenotazione per un tampone per andare a cena? O diventeremo solo per alcuni casi e luoghi no vax e abusivi? Quando inebria l'aria natalizia, molti dimenticano o meglio vogliono dimenticare obblighi, doveri e costrizioni che ci invecchiano durante la quotidianità di tutto l'anno. E se già prima delle vacanze molti hanno confessato di evitare di leggere giornali e seguire telegiornali perché stanchi di un informazione troppo monotematica. Immaginatevi in questi giorni gonfiati da regali, dolci, alberi di Natale e regali se staranno attenti alle costrizioni. La Sua Nascita ferma il mondo. E mentre il mondo decide di festeggiarlo, i politici si preparano a rimanere sulle loro poltrone organizzando convegni e inventandosi interessi verso la popolazione. Intanto immaginate i ristoranti che dovranno rimandare a casa clienti non abilitati dal green o dalla super certificazione verde. Quindi sarà in atto una corsa ai festeggia menti liberi nelle dimore. Non si pensa a controllare il nonno o la zia che ti regala il centone. Magari ti paghi il tampone il giorno dopo per andare in giro. Diminuiscono le prenotazioni nei viaggi rigenerativi per i soliti divieti nazionali, europei e mondiali. Ci siamo sensibilmente "scucciati' di aggiornare l'agenda con le località e i luoghi da poter visitare e quelli negati.
Il C.T.S non riesce a dare certezze perché il virus muta e tutto deve essere idoneo a prenire. Ormai in molti ci esprimiamo come Galli Bassetti o la Capua anche nelle conversazioni basic con gli amici. E mentre viene pubblicato l indirizzo dell abitazione del premier Draghi dai no vax (che avrebbero potuto evitare questa notizia) e chi scrive non detesta questa fetta di manifestanti perché come ha giustamente e correttamente indicato Marco Travaglio in un intervento in una trasmissione televisiva. È doveroso ascoltare i no vax perché il lavoro giornalistico è mosso dalla curiosità di sapere anche loro cosa pensano e non evitare di invitarli. Hanno, aggiungo anche loro diritto a manifestare ma non a esagerare. E speriamo che succeda e che si convincano a seguire le direttive del Governo. O che il virus si arrenda e che scompaia. Si deve sempre combattere con armi leali. E in questo caso non è una battaglia ma un diritto a essere ascoltati che in parte è stato attuato. Speriamo infine di non ricevere multe almeno in questo periodo dell'anno perché la situazione è fastidiosa a tratti ossessiva e noiosa e almeno che si rimanga in pace e serenità in questi santi giorni con le sanzioni in agguato.