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L'orgoglio deve essere moderato per non diventare un castigo
Scritto da Lametino16 Pubblicato in Maria Arcieri© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se si potesse mettere da parte in queste festività il nostro subdolo orgoglio, sarebbe un toccasana per noi e per gli altri. Ce n'è in abbondanza in circolazione. Iniziamo la dieta. È un vizio che sfocia o in positivo, autostima, o in negativo, superbia. L'autostima ci rende sicuri, equilibrati perché nasce dal sano orgoglio. La superbia ci allontana dagli altri, ci fa sentire superiori agli altri ed è il portatore dei conflitti. Questo tipo di orgoglio non permette di riconoscere gli errori e di potervi rimediare. È il capostipite dei vizi e fa palesare la mancanza di umiltà. In una società individualistica in cui la competizione promuove il potenziamento personale e dove siamo caricati di aspettative esterne. Tutto questo porta a non essere mai noi stessi.
La soluzione a questo atteggiamento è ritrovare un amore incondizionato per se stessi e perseverare per poter diventare chi si desidera essere. In questo caso essere orgogliosi al punto giusto fa bene e non allontana gli altri. Gli acuti dell'orgoglio sono portatori di tedio mentale per la loro carica di ego. Li riconoscete perché si lamentano sempre del prossimo e della situazione che li circonda. Il superbo che esiste in vari dosaggi in noi, ci porta a sopravalutare il proprio io rispetto agli altri. E qui che l'orgoglio diventa superbia. Se parli con qualcuno di vizi, li ammetterà tutti tranne la superbia. Mentre chi lo riscontra negli altri, poi lo giudica con clemenza. Insomma, l'orgoglio presuntuoso è la virtù opposta della morale cristiana. L'umiltà. Se pensate che ira, avarizia e ubriachezza in confronto a lei sono inezie nell'enucleazione dei peccati. Per la superbia che il diavolo diventò diavolo. Lei è la fonte di tutti gli altri vizi. È la condizione di spirito assolutamente contraria a Dio. Se sei superbo non puoi riconoscere Dio. E fino a quando la nostra vita ci dà la sensazione di essere buoni e migliori dell'altro. Possiamo anche essere sicuri che in noi agisce il diavolo e non Dio. Se proveremo a mandarlo in vacanza in queste festività, magari diventerà sicuramente un santo Natale.