Chi segue sempre il Festival di Sanremo è perché ama la musica o, preferisce la melodia, (anche il rap e altri stili negli ultimi anni) e si è sempre liberato da impegni in questi giorni del mese. O c’è chi ha deciso di non voler pensare a nulla per 4, 5 ore dalle 21 di martedì (fino a sabato sera) e fino a quando la palpebra non ha ceduto e si è rifugiato nelle braccia di Morfeo. C’è chi sempre da anni lo segue con semplicità senza ascoltare i detrattori ossessivi del palco e dei suoi protagonisti. Poi c’è chi deve occuparsi di musica, poi le persone che sono stanche di telenovele, trasmissioni litigiose, inchieste giornalistiche e politica. Poi c’è chi vuole cambiare o copiare un look che non sia di una TikToker ma più vicino a un genio come la Bertè o la Mannoia. Tanto sono iper-griffate ma in più hanno la personalità e quella o ci nasce o non potrai mai averla in dono o dote che sia. Poi ci sono tutti quelli che vogliono vedere il Festival di Sanremo e che nel corso degli anni anche se colti, intellettuali o con ruoli di prestigio hanno prenotato la pizza e la birra e per cinque sere hanno staccato il cellulare per tutta la durata della kermesse sanremese.

Poi ci sono tutti quelli che avevano voglia di vivere le luci e le paillettes fregandosene dei giudizi noiosi e ripetitivi di amici e parenti che lo giudicano male ma che di nascosto hanno visto la notte su YouTube e sui settimanali femminili tutto il capitolo riguardante la trasmissione più vista dopo gli eventi religiosi che vedono papa Francesco protagonista assoluto. Merita tutto il rispetto possibile la persona che ha smorfie facciali davanti i protagonisti dell’evento della musica, ma basta cliccare un pulsante e non vedere le meravigliose scenografie di Castelli. Ma il tempo che si perde a criticarlo a cosa serve? Tanto chi segue l’evento da quando ha la possibilità di scegliere (adulto) come trascorrere la serata, non cambierà idea per una opinione diversa dalla sua. E da sempre il vincitore o chi buca lo schermo musicalmente verrà canticchiato o conosciuto da molti anche da chi esce appositamente per essere definito, Radical-chic.