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Anche sul dolce natalizio esistono i gruppi a favore o contro come del resto in tutte e per tutte le categorie. Esistono i fans del mandarino, (con o senza semi) a chi preferisce il salato al dolce, o chi opta per gli alimenti biologici e chi li disprezza. Fino all’attuale vaccino e a chi è fravorevole e chi no. È tutto una preferenza che decreta a che livello di nevrosi rientri. Dal scegliere o fissarsi su un nulla al semi nulla a un nulla liquido. E mentre in alcune città si fanno le file come un serpentone per mangiare un panino con o senza mollica, (colpo di genio e creatività partenopea con supporto di investitore a sei zeri). I comuni mortali tengono digressioni, serie e partecipate (come le società miste con pubblicone privato) sul contenuto del dolce natalizio che in questi anni come non mai ha tenuto a banco i seguaci del gelato, del candito barra uva passa o cioccolato, o il clou delle preferenze con pistacchio salito in cima alle classifiche. Come accadde negli anni '70 ai Beatles. Once upon time solo il panettone e il pandoro.
Tristi, nelle solite scatole che dalla dimensione carpivi se era in portatore di feroci canditi o il meraviglioso dolce privo di fastidiosi zuccherati colorati dalla busta con lo zucchero da mischiare come se si ballasse il cha cha cha con grinta e determinazione. Il primo era il preferito di nonni e genitori abituati a non essere schizzinosi. Il secondo dei bambini e donne sempre a dieta e non che vedevano in lui un girone del paradiso per fare compagnia al caffe’, al te, da solo e in tutte le ore del giorno e della notte. Poi sono iniziate le varie scelte e mutamenti calorici che li hanno trasformati in dolci sontuosi e hanno cambiato i loro originali sapori fino a farli diventare i portatori di ingredienti solo con le pareti di panettoni e pandori che hanno gareggiato nelle tavole delle feste come se fossero dei dipinti di Picasso. Una vera e propria sfida sul precedente citato nulla. Che ha reso una società liquida conversare sui contenuti di un dolce… per poi rientrare nei canoni del bio e dell’eliminazione totale dell’olio di palma. Non ce la faremo mai, o meglio, non ce l'abbiamo fatta!