Ciclista per scelta o per costrizione

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Infatti quando l'automobilista molte volte nelle mura domestiche di andare a fare un giro in macchina, tradotto in lingua stradale, deve sfogare il nervosismo alla guida. Se poi vi chiede di fargli compagnia, significa iniziare il monologo della solitudine e la frittata è fatta perchè ha trovato la cavia pronta a sacrificarsi pur di non dover guidare. La cavia o il vicino del guidatore è un altro esemplare che detesta fare il pilota ma che è costretto a usarla e a volte decide di farsi del male accettando l'invito del conducente a uscire. Il mondo ormai è fatto di interessi e niente più. Poi c'è chi descrive nei minimi dettagli gli errori da scuola guida degli altri conducenti con esclamazioni colorite. Se suoni (quando usa il clacson) devi sapere anche ballare. Ho la freccia non è inserita negli optional del tuo fuoristrada? O roba del genere. Più c'è il simpaticone che si affianca alla tua macchina per affogarti di insulti per la tua guida. Ma siccome, intuisci l'effetto pandemia insoddisfazione familiare condita da frustrazione decennale alzi il finestrino e sorridi inserendo la seconda e affondando il piede nell'acceleratore. Perché da domani non divento un ciclista pensi??

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