Tansi: "La 'Malgrado Tutto' non è la Protezione Civile"

geologo-tansi-protezione-civile.jpgCatanzaro - Il dirigente regionale dell'Unità organizzativa autonoma Protezione Civile, Carlo Tansi, ha diffuso una nota relativamente al servizio mandato in onda, domenica scorsa, durante la trasmissione "L'Arena" di Rai uno, sulle problematiche legate alla gestione delle emergenze "migranti" e sull'Associazione di Volontariato "Malgrado Tutto" di Lamezia Terme. "Al riguardo, anche al fine di prendere le dovute distanze dalle dichiarazioni e dai deprecabili comportamenti posti in essere dal referente dell'Associazione a lungo intervistato Raffaello Conte, - scrive Tansi - si ritiene doveroso rappresentare le seguenti considerazioni: nonostante su alcuni automezzi ripresi, e sull'abbigliamento di alcuni operatori, comparisse la scritta "Protezione Civile", l'Associazione "Malgrado Tutto" non e' titolata in alcun modo a rappresentare la Protezione Civile Nazionale o Regionale. La "Malgrado Tutto" e' una Associazione iscritta all'Albo Regionale di Protezione Civile. Al riguardo sono in corso verifiche tecnico-amministrative per valutare, alla luce dell'evidente danno di immagine prodotto dal servizio in questione all'intero mondo del volontariato di protezione civile, la possibilità di revocare il provvedimento di iscrizione a suo tempo accordato".

"Si coglie infine l'occasione - aggiunge - per comunicare che, proprio al fine di evitare tali incresciose situazioni e garantire qualità e professionalità al sistema del volontariato, che riteniamo essere una assoluta risorsa per il sistema della protezione civile regionale, sono state avviate delle interlocuzioni con le Prefetture Regionali, al fine di concordare un protocollo di legalità per le Associazioni di Volontariato. Tale protocollo, che troverà spazio - conclude - nel nuovo regolamento delle associazioni di volontariato di Protezione Civile attualmente in corso di definizione, prevederà tra l'altro l'obbligatorietà, per tutti i componenti delle associazioni con funzioni direttive, della verifica dei "carichi pendenti" e della certificazione antimafia”.

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