Catanzaro - Segnali di miglioramento nella sanità calabrese che avvicinano la Regione al superamento del commissariamento. "I dati del 2023, seppur ancora non definitivi, documentano un miglioramento della regione Calabria nel punteggio LEA complessivo e nel miglioramento di circa tre quarti degli indicatori in tutte e tre le aree, quella della prevenzione, quella distrettuale e quella ospedaliera. Segnale che si sta facendo un buon lavoro dal punto di vista della riorganizzazione dei servizi perché lo status di piano di rientro e di commissariamento in questi anni sicuramente non ha facilitato il miglioramento delle cure per i cittadini calabresi". Lo ha dichiarato il presidente di Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, nel corso di una conferenza stampa insieme al presidente della Regione e commissario alla sanità Roberto Occhiuto e del commissario di Azienda Zero Gandolfo Miserendino che si è svolta al decimo piano della Cittadella regionale. Prima dell'incontro con i giornalisti, Cartabellotta ha partecipato ad un tavolo tecnico alla presenza di tutti i componenti della struttura commissariale guidata da Occhiuto.
Le criticità che persistono
"Le maggiori criticità - ha aggiunto Cartabellotta - riguardano la prevenzione e per gli screening oncologici, in particolare per lo screening del carcinoma del colon retto. Nell'area della distrettuale abbiamo delle criticità relative ai tempi di arrivo dell'ambulanza sul posto dopo la chiamata del 118, ma purtroppo la soglia fissata dal Ministero è un valore talmente basso che una regione prevalentemente montuosa con una viabilità complessa come la Calabria è difficile da raggiungere. E poi anche quella che è l'assistenza ai pazienti oncologici terminali. In ambito ospedaliero non si prelevano particolari criticità".
I dati illustrati da Cartabellotta
Nel 2023 la Regione Calabria ha registrato un aumento del punteggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) in tutte e tre le aree (Prevenzione, Distrettuale e Ospedaliera), con un incremento complessivo di 18,21 punti, passando da 135,25 a 153,46. Questo recupero ha compensato, in parte il crollo di -24,74 punti registrato tra il 2021 e il 2022, quando il punteggio era sceso da 159,99 a 135,25. Tra il 2022 e il 2023, il punteggio LEA dell’area della prevenzione aumenta da 36,59 a 43,82 (+7,23 punti); in quella distrettuale da 34,88 a 40,48 (+5,60 punti); in quella ospedaliera da 63,78 a 69,16 (+5,38 punti). Nel report di fondazione Gimbe, si rileva che per l’area della prevenzione la Regione Calabria ha richiesto una rettifica del punteggio LEA al Ministero della Salute in quanto secondo i dati dell’Anagrafe Nazionale Vaccini le coperture vaccinali sono superiori al 90% per l’anno 2023: in caso di rettifica, la Calabria risulterebbe adempiente anche per l’area della prevenzione. "Tuttavia – ha precisato Cartabellotta – nonostante i miglioramenti e l’eventuale rettifica nell’area della prevenzione, la Calabria risulterebbe ancora inadempiente per il 2023, poiché il punteggio nell’area distrettuale rimane comunque inferiore alla soglia di 60 punti".
Area Prevenzione
Sette degli otto indicatori dell'area prevenzione mostrano un trend in miglioramento, seppur con variazioni di entità diversa. L’unico indicatore in lieve peggioramento è il tasso di copertura per lo screening del carcinoma della mammella (da 8,61 nel 2022 a 8,11 nel 2023). Nell’area prevenzione la criticità più rilevante riguarda la copertura molto bassa per tutti gli screening oncologici, con particolare riferimento a quello per il tumore del colon-retto.
Area distrettuale
Otto dei dodici indicatori dell'area distrettuale mostrano un trend in miglioramento, seppur con variazioni di entità diversa, mentre 4 risultano in peggioramento. Tra i progressi più significativi si evidenzia il miglioramento nell’assistenza domiciliare e nel trattamento socio-sanitario degli over 75 non autosufficienti. Nell’area distrettuale il punteggio LEA risulta pari a zero per due indicatori: “Intervallo Allarme-Target dei mezzi di soccorso” dove, nonostante il progressivo miglioramento negli ultimi anni il valore rimane ancora al di sopra di 22,7434 minuti, soglia al di sopra della quale il punteggio attribuito è pari a zero. Il secondo indicatore a cui viene assegnato il punteggio LEA pari a zero è quello relativo alle liste di attesa per criticità legate al flusso dati che la Regione Calabria riferisce di aver risolto per l’anno 2024.
Area Ospedaliera
Sei dei nove indicatori dell'area ospedaliera mostrano un trend in miglioramento, seppur con variazioni di entità diversa, 2 risultano in peggioramento ed 1 è stabile. "L’area ospedaliera – spiega Cartabellotta – risulta già adempiente, ma anche suscettibile di ulteriori miglioramenti»" In particolare la percentuale di colecistectomie laparoscopiche con degenza inferiore a 3 giorni, la percentuale di parti cesarei primari e la mortalità a 30 giorni dal primo ricovero per ictus ischemico.
Occhiuto: "Abbiamo fatto un miracolo"
"I dati illustrati da Cartabellotta - ha rilevato il presidente Occhiuto - fanno ben sperare per il futuro, però dicono che c'è ancora chiaramente molto da fare, ma il punteggio LEA dal 2022 al 2023, il punteggio dei livelli essenziali di assistenza in Calabria è cresciuto. Noi ci aspettiamo che cresca ancora nel 2024, è un miracolo perché lo abbiamo fatto nonostante negli anni precedenti alla mia gestione, negli anni del commissariamento, prima della mia nomina commissario, nessuno ha fatto assunzione in questa regione. Se io non avessi preso i medici cubani, non avessi assunto altre 3.200 persone, mentre 2.700 persone andavano in pensione, oggi tutti gli ospedali sarebbero chiusi. Chiaramente c'è ancora molto da fare, ma mi conforta la circostanza che mentre purtroppo in tutte le regioni d'Italia c'è uno scadimento del sistema sanitario, un peggioramento nei livelli essenziali di assistenza, in Calabria c'è una tendenza opposta, si va a migliorare. Certo, la Calabria partiva molto più indietro delle altre regioni e quindi i miglioramenti non sono ancora sufficienti. I miglioramenti non sono ancora sufficienti a restituire ai calabresi il diritto alla cura che deve essere garantito in un paese civile". Alla domanda se i risultati raggiunti porteranno la regione al superamento del commissariamento, Occhiuto ha dichiarato: "Il commissariamento ha dimostrato di non essere la soluzione, anzi è stato il problema perché appunto per tanti anni a causa del commissariamento associato al piano di rientro non ci sono state assunzioni, non ci sono stati investimenti. Io ho trovato per esempio grandi ospedali che erano solo sulla carta, nessuno si assume responsabilità. Non si aveva la possibilità di adeguare i piani economici finanziari perché intanto questi ospedali avevano necessità di più risorse per essere realizzate".
B.M.
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