Catanzaro - Un detenuto presso la Casa Circondariale di Catanzaro è stato battezzato diventando così un testimone di Geova. Lo scorso lunedì 3 febbraio evento speciale nel carcere di Catanzaro: il battesimo di un detenuto che ha abbracciato la fede dei Testimoni di Geova. La cerimonia, autorizzata dalla direzione del carcere, si è svolta in un'atmosfera di profonda emozione e ha visto la partecipazione di responsabili della Casa Circondariale e rappresentanti della comunità religiosa. L’uomo è stato arrestato nel maggio del 2021. Dopo essere stato messo in stato di semi-libertà in attesa di giudizio, incoraggiato dalla compagna, “cominciò a studiare la Bibbia con i Testimoni di Geova. Man mano che apprendeva le verità bibliche ne fu profondamente toccato al punto da sentirsi spinto a fare cambiamenti radicali nella sua vita e nel maggio del 2023 – continua la nota –venne recluso nella Casa Circondariale decise di continuare ad approfondire la sua conoscenza della Bibbia”.
L’uomo ha espresso con commozione la sua gioia per questo passo importante nella sua vita: "Non ho parole per esprimere la felicità che provo. La fede mi ha cambiato la vita e la preghiera mi dà pace in questa detenzione. Sono determinato a usare questo tempo in carcere per aiutare altri a conoscere meglio Dio e quello che insegna la Bibbia". Gemma Delfino, Capo Educatore del carcere, ha dichiarato: "Ammiro l'amore che l’uomo prova per la sua famiglia e per Dio. Parla sempre di Geova e di come lo aiuta a essere sereno. Sono felice di aver promosso il suo diritto di professare la propria fede". La Delfino ha inoltre espresso soddisfazione per il fatto che ha richiesto molti sforzi per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. E ha aggiunto: “Sono felice di aver rispettato e promosso il diritto del detenuto di professare la propria fede”.
Inoltre, ha ancora espresso apprezzamento per l'attività del ministro di culto dei Testimoni di Geova all'interno del carcere: “Il suo lavoro è stimato anche dai colleghi perché fa qualcosa di buono per i detenuti". Un agente di Polizia Penitenziaria di grado superiore ha aggiunto: "Claudio è una persona gentile e benvoluta da molti. È sinceramente pentito di ciò che ha fatto e si impegna con amore nel lavoro che svolge in cucina". Giovanni Scorza, ministro di culto dei Testimoni di Geova, ha commentato: "Claudio ha parlato sin da subito ad altri di ciò che ha imparato, tanto che diversi detenuti hanno desiderato conversare con me durante le mie visite settimanali e lo fanno regolarmente. La sua buona condotta è evidente a tutti. Molti detenuti, colpiti dal suo cambiamento, avrebbero voluto assistere al battesimo. Sono commosso nel vedere la sua gioia e la sua dedizione a Dio". Il suo battesimo nel carcere di Catanzaro è un evento che va oltre la singola storia personale. Simboleggia la possibilità di cambiamento e di speranza che esiste anche in contesti difficili come quello carcerario, e sottolinea l'importanza dell'assistenza spirituale e sociale offerta dai Testimoni di Geova nel percorso di riscatto e recupero sociale dei detenuti.
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