Protesta migranti nel Centro di accoglienza di Amantea: "No alla quarantena"

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Amantea (Cosenza) - Proteste ad Amantea dei migranti ospitati nel Centro di accoglienza straordinaria "Ninfa Marina". Una trentina di persone hanno minacciato di forzare il blocco imposto dalle forze dell'ordine che presidiano la strutture per protesta dopo che è stato notificato loro l'obbligo della quarantena. Gli ospiti della struttura chiedono di poter ritornare a circolare liberamente per la città. Sul posto sono presenti le forze dell'ordine.

Ieri sera, invece, dopo l'esito dei tamponi che hanno certificato la presenza di almeno 23 migranti positivi all'interno del centro di accoglienza “Ninfa Marina” di via Firenze, un gruppo di cittadini e operatori commerciale del centro tirrenico cosentino hanno attivato una protesta, manifestando per strada lungo la Statale 18. I cittadini avevano poi deciso di sospendere la protesta dopo la notizia dell'invio dell'Esercito nella cittadina. 

E' rientrata al momento, grazie alla mediazione di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza, la protesta inscenata da un gruppo di extracomunitari ad Amantea. Le forze dell''ordine, che presidiano da ieri la struttura, hanno evitato che i ragazzi uscissero per andare a lavorare o per altre esigenze. La tensione si è creata perché alcuni degli extracomunitari, che ormai vivono stabilmente, da anni, nella cittadina tirrenica calabrese, non hanno ricevuto la comunicazione di obbligo di quarantena. Per molti di loro, infatti, questa mattina era normale uscire per svolgere le attività quotidiane. Adesso, però, non possono lasciare la struttura. Per il personale delle forze dell'ordine la difficoltà nelle scorse ore è stata quella di interloquire con i ragazzi, per mancanza dei mediatori culturali. La struttura ospita oltre 80 persone di cui 26 sono risultati positivi al coronavirus.

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