Lamezia, incontro associazioni di "Uniti per il golfo di Sant’Eufemia": programmate nuove attività su problematica mare sporco

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Lamezia Terme - Nella sede di "Trame" a Lamezia Terme, si sono riunite le associazioni facenti parte di "Uniti per il golfo di S. Eufemia", al fine di tracciare un quadro della situazione del mare nella stagione estiva appena trascorsa e programmare tutte le attività, utili per tenere alta l'attenzione sulla problematica dell'inquinamento marino. Come già viene denunciato - evidenziano in una nota - da tempo dal gruppo, il tratto di costa compresa tra Lamezia e Pizzo “vive una forma di inquinamento tra le più gravi del Tirreno e ha raggiunto la punta massima proprio durante questi mesi estivi, caratterizzati proprio dall'impossibilità della balneazione, a causa di acque verdi, maleodoranti e con tracce proprie di scarichi fognari”.

"Uniti per il Golfo - si dice in una nota - è nato con l'intento di sensibilizzare le istituzioni preposte alla salvaguardia del mare. Ma, alla luce di quanto non si è fatto, quantomeno per arginare la problematica, decide di far sentire la sua voce in modo più insistente. Non ritenendo le analisi prodotte da Arpacal sufficienti, si decide di analizzare, a proprie spese i sedimenti. A ciò seguirà la richiesta di un incontro in Regione a cui si chiederà di partecipare ad un tavolo tecnico. Ed infine, nell'immediato si inoltrerà un esposto contro ignoti alle procure di Lamezia Terme e Vibo. Se la Regione, come già accaduto in passato, non dovesse accordare l'incontro, si organizzerà un sit- in permanente sotto la Cittadella, fino a quando non si sarà ricevuti.

"Sappiamo perfettamente - riporta Anna Rosa, come portavoce - che la grave situazione è determinata da anni e anni di assoluta e meditata ignoranza della problematica da parte di tutti gli attori, seppur in maniera diversa. Ma ciò non toglie che non sia possibile, una buona volta, porsi seriamente il problema e  coinvolgere nelle operazioni necessarie gente esperta e competente del settore. Ciò al fine, quantomeno di arginare, attraverso interventi strutturali e non tamponatori, una paventata e triste realtà che si profila per la prossima stagione”.

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