Covid, in molti comuni della Calabria scuole resteranno chiuse dopo il 10 gennaio: anche nell'hinterland lametino

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Catanzaro – Si moltiplicano le ordinanze dei sindaci calabresi che hanno deciso di rinviare l’apertura delle scuole, in programma il 10 gennaio, in presenza. Sono molti, infatti, i Comuni che hanno già reso noto la decisione di sospendere le lezioni in presenza nella prossima settimana, con ordinanze che dispongono il ritorno in classe per il 17 gennaio, salvo ulteriori proroghe.

Scuole chiuse anche nell'hinterland lametino

Analoghi provvedimenti sono stati presi anche in alcuni comuni dell'hinterland lametino. A Platania il sindaco Michele Rizzo con apposita ordinanza ha posticipato la ripresa della attività didattiche al 17 gennaio poichè si legge "sono in corso diversi focolai da Covid-19, susseguenti alle attività natalizie" e aggiunge sono stati "eseguiti i test rapidi antigenici, molti concittadini sono risultati positivi al Covid-19". Stessa decisione presa dal primo cittadino di San Pietro a Maida con lezioni sospese in presenza fino al 15 gennaio. A Curinga invece non si farà ritorno fra i banchi di scuola fino al 22 gennaio. "Dopo un lungo e approfondito consulto con tutta la giunta, all'unanimità, si è deciso in via precauzionale e preventivo di chiudere le scuole di ogni ordine e grado di San Mango d'Aquino, fino a venerdì 14.Nella medesima riunione telematica si è convenuto, pure, di spostare lo screening previsto per questa domenica a giorno 16 cm (domenica prossima) con le stesse modalità, dalle ore 9:00 alle ore 13:00" è questo quanto reso noto dall'Amministarzione Comunale di San Mango. A Martirano un'ordinanza comunale posticipa la ripresa delle lezioni al 14 gennaio. A Pianopoli, un'ordinanza comunale, ordina le lezioni in modalità DAD fino al 15 gennaio.

In questa direzione, si sono già espressi i sindaci di Sersale, Petronà, Andali, Cerva, Zagarise, nel Catanzarese, mentre a Sellia Marina la chiusura riguarda solo le giornate del 10 e 11 gennaio. I sindaci hanno giustificato i provvedimenti con la necessità di rassicurare la popolazione considerato l’aumento vertiginoso dei contagi, favorire la vaccinazione dei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, effettuare ulteriori provvedimenti di sicurezza come la sanificazione dei locali e lo screening sulla popolazione studentesca attraverso tamponi gratuiti.  Scuole chiuse anche nei comuni di Taverna, Magisano e Pentone, nella Presila Catanzarese. Anche a Girifalco è stata stabilita la sospensione delle attività didattiche in presenza dal 10 gennaio al 15 gennaio. A Soverato lezioni in presenza sospese fino al 15 gennaio.

Nel Cosentino, le aule resteranno chiuse  fino a sabato 15 a San Giovanni in Fiore. In questo stesso periodo, la didattica si svolgerà distanza. Lo ha reso noto la sindaca, Rosaria Succurro. "Ho assunto la decisione - ha detto - dopo aver sentito i dirigenti sanitari, i comandanti locali delle forze dell’ordine, i dirigenti scolastici, i rappresentanti della Chiesa e delle attività produttive. Era giusto determinarsi in questo senso, per causa dell’aumento dei contagi che si è registrato negli ultimi giorni, al momento, per fortuna, senza casi gravi". Sempre nel Cosentino, le scuole, per decisione del sindaco, resteranno chiuse a Bisgnano. Il primo cittadino ha deciso la sospensione di ogni attività fino al 17 gennaio anche nelle palestre e negli impianti sportivi. Analoga decisione a Motta San Giovanni nel Reggino. "Tra i casi positivi al tampone rapido comunicati dall’ASP al Comune e in attesa di essere confermati dal molecolare vi sono anche studenti, personale scolastico e docenti che provengono anche da altri comuni. Dopo un confronto con il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo B.Bennardo, per cautela, si è deciso di rinviare il ritorno in classe a lunedì 24 gennaio". È quanto dichiara il Sindaco Umberto di Caloveto Mazza". Sospese fino al 29 gennaio prossimo le lezioni in presenza in tutti gli istituti scolastici presenti sul territorio comunale di Cassano allo Ionio. La sospensione e l'attivazione della Dad è stata disposta con un'ordinanza emessa dal sindaco Gianni Papasso. Una decisione dovuta, si spiega nell'ordinanza, alla forte impennata dei casi di Covid. Il sindaco di Frascineto, Angelo Catapano, ha disposto, con propria ordinanza, la chiusura fino al 22 gennaio delle scuole dell'infanzia statale e paritaria primaria e secondaria di primo grado nel territorio comunale.

"Si procederà in Dad fino al prossimo Sabato 22 Gennaio, per le scuole dell’infanzia, di istruzione primaria e secondaria di Primo e Secondo grado". È quanto prevede l’ordinanza N. 550 del 7 Gennaio 2022, pubblicata sul sito istituzionale, firmata dal Sindaco di Crosia Antonio Russo, il quale ha ritenuto necessario procedere con il provvedimento, sulla scorta dei dati e degli ultimi aggiornamenti sui casi di contagio, registrati nell’ultima settimana sull’intero territorio comunale. Intanto, come riporta un comunicato, "in virtù della grande preoccupazione destata dall'ampia diffusione dei contagi da Covid19 sul territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ed in considerazione del notevole carico sulle strutture sanitarie del comprensorio, ed in particolare sul Grande Ospedale Metropolitano, il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio, Carmelo Versace, ha invitato i sindaci del territorio metropolitano a valutare la chiusura delle scuole cittadine di ogni ordine e grado "a tutela della salute di tutti i cittadini metropolitani e la salvaguardia svolta dal personale sanitario delle strutture del nostro territorio". Il sindaco facente funzioni di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, ha disposto la sospensione, "a tutela della salute pubblica", delle attività didattiche in presenza in tutte le scuole, sia pubbliche e private, con esclusione degli asili nido, dal 10 al 15 gennaio. L'Amministrazione Comunale di Gerace ha disposto dal 10 gennaio 2022 e fino alla data del 22 gennaio 2022, la sospensione delle attività didattiche in presenza, con ricorso alla didattica a distanza, rimettendo in capo alle autorità scolastiche la rimodulazione della stessa in tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e nelle scuole private e paritarie di ogni ordine e grado del Comune.

Scuole chiuse in tutti comuni della provincia di Crotone

Scuole chiuse in tutti i ventisei comuni della provincia tranne che a Crotone dal 10 al 15 gennaio. Questa la decisione presa dai sindaci al termine di una riunione convocata dal presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari, con tutti i primi cittadini. La situazione sanitaria causata dalla diffusione dei contagi – 103 casi positivi in più nella giornata del 7 gennaio secondo il bollettino Asp – ha convinto i primi cittadini a sospendere le lezioni in presenza ed attivare la didattica a distanza. Tutti d’accordo tranne il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che ha comunicato all’assemblea di non avere intenzione di firmare alcuna ordinanza di sospensione delle lezioni nonostante a Crotone, secondo il bollettino Asp, i contagi siano 517.

Nella piana Gioia Tauro lezioni sospese sino al 15 gennaio

Chiusura delle attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado nella Piana di Gioia Tauro fino al 15 gennaio, al fine di acquisire ulteriori dati sull'evoluzione dei contagi da Covid 19. E' quanto ha deciso l'Assemblea dell'Associazione Città degli Ulivi che ha discusso le proposte relative all'adozione di misure per il contenimento della diffusione del virus e per la gestione più adeguata della fase emergenziale. L'assemblea dei sindaci, all'unanimità, ha deciso non solo di chiudere tutte le scuole ma anche di chiedere con urgenza "l'istituzione di una Cabina di regia da insediare a cura della Prefettura e che si occupi dell'intero ciclo di vaccinazione con l'indicazione di criteri univoci ed una programmazione tempestiva da estendere anche alla gestione dei tamponi e dei relativi tracciamenti". Il coordinamento dovrebbe riguardare anche la gestione dei drive-in per i quali, i sindaci hanno chiesto "una valida programmazione che preveda l'organizzazione di sedute nelle diverse aree territoriali con indicazioni chiare e predeterminate" e di chiedere "in tempi brevissimi, la possibilità di processare i tamponi anche negli ospedali di Polistena, Locri e Gioia Tauro per dimezzare i tempi di lavorazione e per alleggerire il laboratorio di Reggio Calabria". Al fine di arrivare ad un tracciamento più efficace ed attendibile i sindaci hanno chiesto anche "la possibilità di vietare la vendita dei 'test rapidi'", "un maggiore coinvolgimento dei medici di base e dei pediatri che potrebbero svolgere un lavoro fondamentale in questa fase emergenziale" ed infine, considerata la situazione di grave emergenza, che "l'Ospedale di Gioia Tauro sia convertito in Ospedale Covid con istituzione della terapia intensiva anche alla luce dall'allarme lanciato dal Gom, sulla disponibilità dei posti letto è ormai satura".

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