Associazione Malati Cronici del Lametino: "Lunghe liste di attesa impediscono a tanti pazienti di curarsi"

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Lamezia Terme – “Il malessere tra i cittadini cresce di giorno in giorno. Non si riesce a comprendere, perché è davvero assurdo, bisogna per esempio andare fino a Satriano per un certificato medico che attesti l’idoneità a poter praticare sport”. È quanto denunciano, in una nota, dall’associazione Malati Cronici del Lametino sottolineando che il “tempo di attesa a Lamezia Terme è di sei mesi. Si ergono ostacoli che anche in questo campo impediscono a tanti giovani e ragazzi di poter frequentare le piste di atletica o i vari campi sportivi e persino le palestre. Perché tutto questo non può essere fatto a Lamezia Terme ed in tempi brevi? Perché per la neuropsichiatria infantile si sono fatte tante promesse e a ciò non corrispondono i fatti e le famiglie disperate ed in grave difficoltà non sanno più cosa fare? Anche in questo caso Lamezia Terme non viene considerata. Le lunghe liste di attesa impediscono di fatto a tanti pazienti di curarsi. Nonostante la legge preveda che là dove la sanità pubblica non è in grado di fare fronte il paziente ha il diritto di rivolgersi al privato convenzionato per potersi curare e visitare. Diritto che rimane lettera morta. Tanti pazienti sono in attesa da anni per essere chiamati per un intervento”.

Inoltre, a ciò si aggiunge, evidenziano “nei reparti la carenza di medici ed infermieri rende difficile tutto. Persino avere un minimo di rapporto tra medici e familiari. Si arriva in alcuni casi a situazioni davvero incredibili. Nonostante questo non si provvede ad indire i concorsi e percorrere l’iter per la nomina delle/dei caposala là dove mancano. È un aspetto di non poca importanza. Così come la mancanza di tanti primari ed il permanere di FF. Urge bandire i concorsi. Non abbiamo ancora ricevuto risposta dei 4 milioni di euro previsti per la costruzione di una palazzina di malattie infettive e non prevedere, anche qui, nonostante le mille promesse né del reparto di malattie infettive né del dipartimento più volte annunciata. Ognuno di noi ricorda lo scalpore suscitato dai cani che passeggiavano indisturbati dentro i reparti dell’ospedale. Invitiamo i cittadini ad andare a verificare lo stato dell’arte”.

Dall’associazione Malati Cronici del Lametino concludono chiedendo anche l’intervento del Sindaco: “Tutto rimane sostanzialmente immutato. Un’altra struttura adiacente al pronto soccorso, costata milioni di euro rimane chiusa. Come mai? Si è in attesa di dare degna sistemazione al Sert anche perché la palazzina è frequentata anche da soggetti fragili e le due cose sono incompatibili. Si dia priorità alla medicina territoriale e a quella legata alla prevenzione. Signor Sindaco, ha qualcosa da dire su tutto questo?”.

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