Lamezia Terme - C'è un forte senso di rammarico misto a rabbia e delusione in diversi ambienti del centrodestra lametino dopo la notizia da noi anticipata e confermata nell'intervista al vice coordinatore regionale di Forza Italia, nonché tra i "papabili" candidati a sindaco, Emanuele Ionà. Parliamo dell'incandidabilità dell'attuale primo cittadino, Paolo Mascaro che non ha mai fatto mistero della volontà di riproporsi. Volontà che gli verrà adesso impedita, visto che si tratterebbe del terzo mandato e, di conseguenza, non potrà più candidarsi. Parlavamo di rammarico e rabbia. Non sono pochi, anche tra i consiglieri comunali stessi dell'attuale maggioranza e tra gli appartenenti ai partiti del centrodestra che, ed usiamo un eufemismo, non hanno preso affatto bene la notizia. Rammarico perché, sentendo alcuni, si poteva arrivare in tempo ad una candidatura condivisa se solo Mascaro avesse informato prima i suoi alleati e i consiglieri comunali di maggioranza. Rabbia e delusione, conseguenti al rammarico alla luce del dato che le reiterate rassicurazioni, anche pubbliche, di Mascaro sulla sua eleggibilità non abbiano poi avuto riscontro nei fatti e nella realtà. In tanti, da noi sentiti nell'area moderata del centrodestra e non solo, gli addebitano oltre al fatto "di non aver portato in questi anni a conoscenza la città e la sua maggioranza di una notizia così importante", anche quello "di essersi messo di traverso non facendo crescere e sviluppare politicamente altre possibili candidature a sindaco, preferendo poi indicare persone a lui vicino".
Insomma, un vero e proprio j'accuse che non promette nulla di buono fra gli alleati del centrodestra dove non sono esclusi colpi di scena come abbandoni e mancato sostegno alla linea che decideranno i maggiorenti dei partiti che in queste ore stanno scegliendo il profilo del candidato a sindaco. Se pur ancora appesi con le proposte Ionà, dell’avvocato Mario Murone o di qualche altro nome tolto dal "cilindro", non sarà facile trovare la sintesi. L'unica certezza al momento è che l'incandidabilità di Mascaro sta causando forti malumori che prefigurano contrasti nel centrodestra.
A. C.
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