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Essere formali, falsi, finti dentro e fuori casa, dentro e fuori l’ufficio. Non starò a menzionare Pirandello perché lo scomoderei inutilmente. Queste sono vere e proprie scissioni, attacchi d ira, mutamenti di umore che hanno gli interpreti di questa sceneggiatura su come gli altri devono vederli e come realmente siamo. E come vogliono giudicati. Se ognuno di noi potesse dire, raccontare, scrivere come si comportano i nostri compagni parenti amici con la nostra presenza e come si trasformano davanti agli altri, ne uscirebbe un vero e proprio dramma di Alfieri.
Per alcuni anche il nostro capo. Ma quello siamo costretti a sopportarlo. Sulle amiche i compagni i parenti bisogna solo pensare a quanto sia essenziale il concetto che gli altri debbano avere, a come sia importante cambiare con chi può sopportare i nostri difetti e attacchi isterici senza poter dire nulla e chi deve avere di queste persone sempre un concetto corretto. Ma in questa duplicità di umore, il reale qual è? Quello che vuole, deve nascondere ciò che è realmente sennò non sarebbe accettato dai famosi altri...