Lamezia Terme - "La tragica morte di Sara Campanella e Ilaria Sula ha scosso l'Italia, portando alla luce ancora una volta il problema della violenza di genere. Entrambe le giovani, di soli 22 anni, sono state vittime di femminicidio in circostanze drammatiche. Questi eventi hanno generato una forte reazione pubblica, con manifestazioni e presidi in memoria delle vittime. Gli studenti e le studentesse hanno espresso il loro dolore e la loro rabbia, chiedendo un cambiamento culturale per combattere il patriarcato e la violenza di genere. La morte di Sara e Ilaria ci ricorda che il femminicidio non è solo un crimine, ma un sintomo di una società che deve affrontare le sue radici culturali e educative. Ogni vittima è un grido di allarme che non può essere ignorato".
Anche L' Associazione Per te, di Caterina Nero ha promosso una tavola rotonda sul tema della violenza di genere, in memoria delle due ragazze. All'evento erano presenti oltre a Caterina Nero, che ha presentato il suo lavoro editoriale L' amore non uccide, edito da Accademia Edizioni ed Eventi ,la professoressa Sonia Talarico, l' Ing Giuseppe De Nicola in qualità di editore, l'Avvocata Linda Mazza e la Professoressa Simona Bagnato.
"Ad aprire il dibattito - spiegano in una nota - è stato l'Ing De Nicola il quale non nascondendo un moto di commozione avendo conosciuto personalmente, in ambito universitario,la giovane Ilaria Sula ha posto l'accento sulla solitudine esistenziale dei giovani, sul senso di vuoto che sta attanagliando la loro vita che, sempre più rapiti dai social, non riescono ad affrontare le tappe basilari della loro esistenza per diventare adulti consapevoli e sentimentalmente maturi. Considerazioni riprese e avvalorate dalla Professoressa Simona Bagnato che, argomentando sull' amore malato,ha delineato i punti chiave che scatenano questi insani gesti".
"L'ultimo appuntamento,il rifiuto,sono, a detta della professoressa Bagnato segnali da non trascurare nello studio della psicologia violenta e assassina dei carnefici, interpretabili come campanelli di allarme che potrebbero rivelarsi salvicifici per le vittime. Non è mancato l'approfondimento dal punto di vista legale che partendo dal delitto d'onore per poi passare ai casi che hanno dato inizio ad una trattazione dei delitti di genere partendo del massacro del Circeo per arrivare alle ultime proposte di legge su tali argomenti. Coinvolgente, commovente e struggente è stata la performance della Professoressa Sonia Talarico che estemporaneamente e sulla note di Bollani ha impresso sulla tela il volto di una ragazza su cui ha posto alla fine una mascherina che aveva lei sugli occhi prima di iniziare".
"Questo gesto mi ha particolarmente colpito perché quella mascherina ha reso anonimo quel viso ma appunto - aggiunge ancora - perché sotto la mascherina, potrebbe essere il viso di qualunque donna. Il quadro è stato dedicato ad Adele Bruno giovane brutalmente assassinata dal fidanzato anni fa a Lamezia Terme, ma ha assunto il valore universale del dolore della perdita di una vita umana. Caterina Nero ha parlato del suo libro e ha illustrato anche il perché l'interesse a questa tematica. Da ragazza fu colpita dalla morte di un suo zio per mano di una donna. Questo orribile omicidio la scosse profondamente e da allora maturò il suo interesse verso gli omicidi di genere, e in maniera equilibrata e composta non ha negato che anche gli uomini possono subire violenze, a cui porre rimedio ,a detta della scrittrice, con l'apertura al dialogo".
"Gli avvocati Nicotera e Mazza hanno anche loro affrontato il problema dal punto di vista legale sottolineando l'importanza di associazioni parallele o simili a quella fondata a Lamezia Terme la cui attività di educazione, discussione, e divulgazione di tali tematiche non può che formare i giovani alla negazione di ogni forma di violenza. Alle spalle dei relatori spiccava un cartellone dove erano impresse impronte di mani di colore rosso, ognuna di esse riportava scritta dai ragazzi del Liceo Campanella che sono stati chiamati da Caterina Nero per leggere ciò che vi era scritto. Tutto il pubblico - concluduno - presente ha apprezzato i vari interventi,gli applausi hanno raggiunto l' acme quando la professoressa Talarico ha consegnato la sua opera ai parenti di Adele Bruno".
© RIPRODUZIONE RISERVATA