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Mentre il buon Dio ha prolungato la fine della bella stagione per evitare che le bollette diventino troppo alte, per troppi mesi purtroppo però si assiste alla chiusura forzata e anticipata di molte attività commerciali. Non riescono a sostenere gli aumenti delle bollette sopratutto panifici e al nord Italia i supermercati. Sembra che l'incubo economico dopo la pandemia continui incessantemente percorrendo altre vie che "puniscono" i ceti bassi. Anche perché il ceto medio si è dovuto inglobare in questo (anche lui forzatamente). Ma la voglia di ribellione a tutti questi restringimenti non tarda a farsi sentire. Infatti è ripartita la stagione dei rave che hanno visto centinaia di morti a Seul e per fortuna molti meno a Modena. Da sempre gli uomini non amano i sacrifici e le forzature e appena è possibile creano oasi per sfogare la loro rabbia.
Nella quotidianità avviene sulle strade delle città dove gli automobilisti anziché guidare in città si sentono Leclerc e Verstappen. E si legge e si vede un gran premio ogni giorno nelle città. Per non evidenziare che attraversare la strada è ugualmente pericoloso e non si sa se si sopravvive. Intanto il calendario si gira su novembre, momento di riflessioni e di buio alle cinque. Di cambio di indumenti se e quando avverrà (punite anche le attività commerciali di abbigliamento) e di riflessioni natalizie che vedono un anticipo negli spot e nei negozi di mesi. Forse per inserire nella nostra quotidianità un pensiero positivo, allegro e colorato che stemperi il grigiore di questi anni. Quindi terminati ormai da anni i famosi regali si pensa a sé stessi e al proprio benessere fino a quando non si passerà a rigenerarsi a marzo tra un bonus e un agevolazione della vita con i presupposti che ha elencato nel programma il nuovo governo. Con l'autunno, dicono gli esperti di psicologia, che aumenta l'ansia e la melanconia. Ma forse si riferivano agli stati d'animo degli anni '80, perché ora l'asticella non diminuisce da tre anni.