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È la "Triade oscura", e siamo circondati, in ogni dove da dispetti e dispettosi. Definita così da "Paulhus & Williams nel 2002, questo modo di agire è parente molto vicino del narcisismo, machiavellismo e della psicopatia. Racchiusi nel dispetto, e sono tutti comportamenti cinici, egoistici e privi di scrupoli morali. Invece chi non lo è (perché è in effetti uno spreco di energie) possiede elevate dosi di empatia, scrupolosità, coscienziosita' e intelligenza emotiva.
Allora, com'è opportuno comportarsi con soggetti dispettosi? Tenersi alla larga. Difenderci se si può fare del male senza ricambiare con la stessa arma perché porterebbe a rinforzare e perpetuare il circolo vizioso e si finirebbe in una spirale di astio e sofferenza. Non ripensare all’episodio ma è preferibile coltivare i propri interessi in attività salutari e invertire le proprie energie nel perseguire obbiettivi di vita importanti e significativi. La tipica malevolenza di chi è dispettosi stabilmente, è stata definita, " Il parente losco dell'altruismo" in Smead & Forber.