Rispondo o lascio squillare? È questo il dilemma attuale. E dopo to be or not to be. This is a question! Ora bisogna pensare che entrare in contatto con gli altri richiede tempo, sia in ambito superficiale che più confidenziale per arrivare poi a una specie di burn out. Comunque, serve sempre tempo per dialogare con l'altro e dipende dal soggetto che può essere stressante o un’oasi di pace.

Alcuni evitano, (i maleducati dell’agenda) come la peste le risposte e rimangono muti o lasciano squillare, ore e giorni. E se ricambi con la stessa moneta, in questo caso con la stessa non risposta, appena ti ricontattano attaccano una filippica da buttare le braccia per terra o meglio da far cascare le braccia. Altri non hai il tempo di inviare che già ti hanno risposto. Gli educati della precedentemente citata agenda. Potrebbe essere una forma di difesa dei propri spazi non rispondere, ma non si può sembra giustificare sempre le maniere non rispettose, logoranti e che invecchiano precocemente.  Secondo gli esperti di sociologia tra le varie opzioni, si potrebbe essere in difficoltà a rispondere e si decide di optare per ignorare la telefonata e il messaggio.

O tra le possibili attenuanti ci può essere una forma di invadenza per la distrazione che ne consegue.  E aggiungi che esiste l’agguato del numero privato che provoca il più temibile nemico dell’ansia alla visualizzazione e per il terrore del suo amico temibile ignoto. Aumenta sempre di più il numero di persone che ha deciso un giorno di eliminare dalla propria esistenza il simpatico/antipatico, utile a tratti fastidioso telefono cellulare.  E di buttarlo nell’Oceano, meglio nell’indifferenziata, inquina… di più da elle.